È gay: la scuola rifiuta la sua iscrizione

A Monza, un giovane 16enne è stato rifiutato dalla scuola: alla base, non problemi burocratici o di natura simile, ma, secondo quanto denunciato dai genitori, la sua omosessualità. Da giugno, la famiglia del giovane ha iniziato a contattare l’istituto per procedere all’iscrizione al terzo e ultimo anno del corso di ‘sala da bar’, ma ha ricevuto sempre l'invito a richiamare. A settembre poi, l’amara notizia: le iscrizioni erano state chiuse e le classi erano già state formate, per il giovane quindi non c’era posto. Un situazione che la famiglia ritiene inaccettabile e che collega a un episodio accaduto lo scorso anno.

I PRECEDENTI – L'istituto in questione è l’Ente cattolico di formazione professionale. Non è la prima volta che la scuola e il giovane protagonista della vicenda diventano oggetto di discussione. Lo scorso anno, infatti, lo studente è stato isolato e messo in corridoio durante le lezioni. Il motivo sarebbe riconducibile a una sua foto ‘intima’ pubblicata su Instagram, e subito rimossa. La scuola aveva presentato un esposto alla Procura di Monza, l’immagine venne definita a carattere pedopornografico. Secondo la scuola, il provvedimento aveva lo scopo di proteggerlo dallo scompiglio che la foto aveva provocato in classe. Per i genitori, invece, è stato un modo per punirlo perché gay. Solo dopo il clamore mediatico della vicenda, è stato riammesso in classe.

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LE REAZIONI – Dall’istituto di via Manara, il dirigente Adriano Corioni non ha rilasciato dichiarazioni, dalla segreteria fanno sapere che verrà divulgato un comunicato questa mattina. Duro il commento di Fabrizio Marrazzo, Portavoce Gay Center: “Si tratta di un’azione priva di ogni dignità, La Regione e il Ministero dell’Istruzione devono assolutamente intervenire. Un istituto come quello di Monza, non è degno di dare istruzione”.

Manlio Grossi