
L’arrivo di ottobre segna ogni anno l’inizio dell’autunno e del maltempo che spesso lo accompagna. Non radi sono infatti gli episodi di perturbazioni in questo periodo, che portano con sé disagi alla viabilità e chiusure di attività, negozi e servizi come uffici pubblici e scuole.
Ma chi stabilisce i giorni e le modalità di queste chiusure? Scopriamo nel dettaglio l’iter che l’allerta meteo deve seguire nei territori e che porta quindi alla sospensione, tra le altre, dell’attività didattica.
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Il sindaco decide la chiusura delle scuole
Solitamente, a disporre la chiusura delle scuole è il sindaco del Comune di riferimento. Ciò avviene dopo aver preso in considerazione e valutato diversi e variegati fattori, come la difficoltà di circolazione e la sicurezza dei cittadini in caso di forte maltempo. Dunque non è raro che una decisione del genere arrivi a seguito del segnalamento di condizioni meteorologiche particolarmente avverse, e a seguito del bollettino emesso dalla Regione o dalla Provincia Autonoma e diramato dal Sistema di Protezione Civile delle Regioni e delle Province Autonome.
Protezione Civile: il bollettino climatico
La Protezione Civile, in realtà, pubblica costantemente bollettini meteo per monitorare la situazione in tutta Italia. Dunque il bollettino di criticità nazionale/allerta presente sul sito della Protezione Civile è una sintesi delle valutazioni di criticità emesse dai Centri funzionali Decentrati delle Regioni e Province Autonome. La mappa del bollettino è suddivisa in zone di allerta, cioè ambiti territoriali omogenei rispetto al tipo e all’intensità dei fenomeni meteo che si possono verificare e dei loro effetti sul territorio.Sulla mappa, per ogni zona di allerta, viene rappresentato il livello di criticità/allerta più elevato. A parità di livello, si è scelto di dare priorità alla rappresentazione del rischio idraulico, seguito dal rischio temporali, e infine dal rischio idrogeologico.