
Con loro ogni mattina c'è una docente che insegna tutte le materie: da italiano a matematica, dalla storia alle scienze. La scuola – che l'anno scorso contava addirittura solo due iscritti – è a tutti gli effetti la realtà scolastica più piccola d'Italia.
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”Un paese senza scuola è un paese fantasma”
”La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” recita l'articolo 34 della Costituzione. Garantire la didattica a tutti, indipendentemente dalle dinamiche esterne: è questo l'impegno delle istituzioni nei confronti dei cittadini.Quella di Ceresole Reale, infatti, è una scuola sussidiata, ovvero finanziata in gran parte dalla Regione. Perché – come spiega il sindaco a 'Il Messaggero' - ”un paese senza scuola è un paese fantasma”. E questo è vero soprattutto nelle piccole realtà, come quella del comune piemontese che conta appena 161 abitanti. Così, ogni giorno, i tre giovani studenti – cugini fra loro - si recano in classe per seguire le lezioni.