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di paolodifalco01
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lavoro tossico docentiDai dati di un sondaggio realizzato da La Tecnica della Scuola emerge che circa il 90% degli insegnanti svolge forme di lavoro "tossico" visto che si mostra sempre disponibile alle richieste del preside e di propria iniziativa si fa carico anche di compiti extra oltre l’orario di servizio e nei fine settimana.

Dal sondaggio, a cui hanno partecipato 1.028 lettori dei quali circa il 92,7% sono docenti, emerge che la maggior parte degli insegnati solitamente lavora anche più del dovuto ma solamente un docente su dieci dichiara di sentirsi vittima del "job creep".

Quali sono le forme di "job creep" di cui si lamentano i docenti?

Tra i docenti che hanno risposto al sondaggio lanciato da La Tecnica della Scuola c'è chi sottolinea come ai coordinatori di classe vengano richiesti compiti non compresi nel ruolo dal dirigente scolastico, qualcun altro invece dice:"Non è necessaria la pressione del dirigente scolastico, non dormo per il carico di preoccupazioni giornaliere".

Proprio per questo un docente ha scritto di aver lasciato l'incarico "perché non reggevo più il ritmo di lavoro che di fatto toglieva moltissimo al mio tempo libero e alla qualità della mia vita. Sono felice di aver fatto questa scelta, superando i sensi di colpa iniziali grazie alla consapevolezza che lavorare serenamente significa garantire una migliore qualità anche ai miei studenti. Ho più volte sollecitato il mio dirigente a una più equa distribuzione dei carichi, ma mi sembra che vi sia una tendenza diffusa all’accentramento".

A complicare la situazione, secondo qualche docente, sono anche le chat su Whatsapp:"E' facile che ti arrivi una richiesta da parte del coordinatore/collega di qualche classe per completare qualche incarico anche alle ore 21.30 e nei fine settimana. Avere un numero per il lavoro e uno privato sembra un’utopia, non sempre viene presa bene dato che si sfora abbondantemente l’orario di lavoro... Arrivano continue notizie, richieste, incarichi e/o normative ed è impossibile riuscire a leggere e/o svolgere tutto entro i giorni lavorativi".

Come se la passano i collaboratori scolastici?

Rispetto ai docenti, le cose sembrano andare molto meglio per i collaboratori scolastici: anche se la metà di loro (il 51,6% di coloro che hanno risposto al sondaggio) lamenta più ore di lavoro del dovuto, in realtà solo il 26,4% lavora anche nei weekend e circa il 18,7% non si sente vittima di "job creep".

Tra loro però c'è anche qualcuno che sottolinea come il carico di lavoro in segreteria sia aggravato da "personale amministrativo non adeguato che non sa svolgere le mansioni più semplici in ufficio, figurarsi l’utilizzo di segreteria digitale".

Paolo Di Falco