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Bianchi a Fanpage La scuola torni ad essere il cuore di questo PaeseAlla vigilia del nuovo anno scolastico non tutti gli studenti sono ben informati su quali sono le disposizioni da seguire per evitare i contagi da Covid-19. Che tipo di mascherine bisogna indossare? Quanto dura la quarantena per un vaccinato che risulta positivo?
A queste e ad altre domande, legate al ritorno in classe e ad alcuni tra i problemi più noti della scuola italiana, ha risposto il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi in un’intervista pubblicata da Fanpage.it.

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Green pass e obbligo vaccinale per docenti e personale scolastico

Per i docenti e il personale scolastico il Ministro Bianchi ha ribadito l’obbligo vaccinale sottolineando che "già il 92% del personale scolastico che si è vaccinato". Non solo, il titolare di Viale Trastevere ha anche evidenziato come i ragazzi si siano dimostrati molto responsabili nei confronti del vaccino "abbiamo un indice molto altro per i ragazzi, che con grande entusiasmo hanno accolto l’invito del Presidente della Repubblica”.
Secondo quanto dichiarato a Fanpage.it dal Ministro Bianchi, “fra i 16 e i 19 anni quasi il 70 per cento si è vaccinato". Ha poi ricordato come il controllo del Green pass per docenti e personale scolastico sarà semplice e veloce grazie al "lavoro straordinario che è stato fatto insieme al Ministero della Salute e al Garante della Privacy".

Mascherina e quarantena: tutto quello da sapere

Sul tema mascherine, Bianchi ha ribadito che "il protocollo di sicurezza richiede a tutti la mascherina". Ma se tutti sono vaccinati sarà possibile farne a meno? Su questo punto il Ministro è stato chiaro "la proposta di togliere le mascherine laddove sono tutti vaccinati è già presente nel decreto legge 111 del 6 agosto dove era chiarissimo e veniva detto che in questo caso, che era stato indicato come la prospettiva di una nuova normalità verso cui andare, ci sarebbe stato un protocollo con il Ministero della Salute e con il Garante della Privacy. Quindi è una prospettiva verso cui dobbiamo andare, che comunque anche in questo caso sarà tutelata e garantita sia nella tutela dei diritti delle singole persone sia per la sicurezza di tutti". Per quanto riguarda invece la quarantena, da effettuare in caso di contagio, sarà di una sola settimana per i vaccinati "Noi ci muoviamo su tutte queste cose su indicazione delle autorità sanitarie, quindi Istituto superiore di Sanità, il Cts. Sono loro che ci danno le indicazioni. Allo stato attuale ci hanno dato questa indicazione e noi la estendiamo a tutto il mondo della scuola".

Il problema della classi pollaio

Uno dei maggiori problemi della scuola italiana, di cui ciclicamente si torna a parlare, riguarda le cosiddette classi pollaio. A riguardo il Ministro ha precisato che "nella situazione attuale parliamo della legge del 2009 che dice che le classi devono avere non meno di 15 e non più di 27 alunni. Le classi che hanno più di 27 allievi sono il 2,9% di tutto il totale". Dopo aver fatto questa premessa ha poi elencato gli interventi attuati finalizzati a ridurre al minimo tale affollamento "abbiamo messo a disposizione 400 milioni per il personale aggiuntivo che possa esser di grande aiuto in questa fase di coda pandemica. Lì il parametro principale con cui abbiamo distribuito i fondi è stata proprio la numerosità delle classi. Abbiamo aggiunto altri 22,5 milioni proprio dedicati solo a queste classi. Poi abbiamo messo 270 milioni a disposizione degli enti locali, che sono proprietari di questi edifici proprio per affrontare questa fase, e ulteriori 50 milioni". Interventi che hanno lo scopo di risolvere il problema delle classi affollate che, tra le altre cose, è uno delle riforme richieste dal Pnrr.

Le aspettative del Ministro per il nuovo anno scolastico

Infine il Ministro Bianchi ha spiegato quali sono le sue aspettative per questo nuovo anno scolastico "Io mi aspetto tantissimo. Non si tratta soltanto di ripartire, si tratta anche di affrontare quei nodi che sono ormai sul tavolo da tanti anni, che è anche quello di una nuova didattica e di una capacità di avere, e questo è il risultato di quest'anno, tutti i docenti al loro posto fin dall'inizio, fin da quando arrivano gli studenti. Non era mai successo prima. Mi aspetto anche però una grossa riflessione a livello nazionale su che cosa è la scuola per noi, se è un atto dovuto, un pezzo di arredo urbano o se è il centro della nostra comunità. Quindi non soltanto contiamo di uscire dalla pandemia, ma anche di cogliere questa uscita per entrare in nuova fase in cui la scuola torni ad essere il cuore di questo Paese".