
Come si tornerà a scuola a settembre? Anche se è ancora presto per tracciare un quadro esaustivo della situazione epidemiologica dei prossimi mesi, le posizioni del Cts e quella del Ministro dell’Istruzione Bianchi sembrano già scontrarsi.
Se quest’ultimo auspica un avvio del nuovo anno scolastico in totale presenza, il Cts invece insiste sulla necessità di scegliere la via della prudenza, non solo continuando ad avvalersi di ogni mezzo di protezione già in uso, ma anche ricorrendo alla didattica a distanza.
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No Dad a settembre: il Ministro Bianchi sollecita studenti e docenti a vaccinarsi
Il Ministro Bianchi durante la visita di ieri al campus Steam dell’Istituto Natta di Bergamo, ha manifestato apertamente l’impegno del Ministero dell’Istruzione nella riapertura totale delle scuole secondarie, nell’intento di accantonare la Dad nel nuovo anno scolastico: “Lavoriamo per la scuola in presenza, senza se e senza ma. Avete la mascherina, ma si vede che siete contenti. La scuola d’estate rappresenta la voglia di stare in comunità”. Le dichiarazioni di Bianchi, riportate anche da Tecnica della scuola, si scontrano quindi con il parere del Cts che si mostra invece contrario a tale decisione.Ma come si possono riaprire le scuole in presenza evitando il rischio di creare pericolosi focolai in spazi ristretti e chiusi come sono appunto gli ambienti scolastici? Per consentire un rientro in sicurezza, Bianchi ha infatti invitato tutti gli studenti e l'intero personale scolastico, anche quello no vax, ad aderire alla campagna vaccinale in corso, facendo appello al “senso di solidarietà e di comunità” che ogni popolazione scolastica dovrebbe avere.
Nella Regione Lazio niente Dad a settembre
I vari Assessori regionali in queste settimane si sono espressi in merito ai possibili scenari che potrebbero caratterizzare la situazione scolastica a settembre. In particolare, l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, si è mostrato soddisfatto dei risultati raggiunti nella Regione in merito alle adesioni degli studenti over 12 alla campagna vaccinale. Dalle dichiarazioni rilasciate a Il Messaggero e citate anche da Tecnica della scuola, l’Assessore ha infatti accantonato l’ipotesi di prolungare la Dad già dall’avvio del prossimo anno scolastico, grazie al crescente numero degli studenti vaccinati: “A settembre nel Lazio la Dad non ci sarà. Sì, riusciremo a vaccinare il 70-80 per cento degli studenti sopra i 12 anni. Ci sarà la protezione diffusa anti Covid, potremo garantire la didattica in presenza. Da noi la Dad non ci sarà proprio, per nessuno. Abbiamo già vaccinato con Pfizer 40mila ragazzi di quella fascia di età, stiamo facendo ora i richiami. C’è una straordinaria adesione. Dopo Ferragosto ripartiranno le somministrazioni, visto che il richiamo è a 21 giorni, faremo in tempo per l’inizio dell’anno scolastico. Ce la faremo a immunizzare il 70-80% degli studenti prima dell’inizio delle scuole. E le famiglie hanno già dimostrato grande disponibilità, capiscono che si tratta di un’operazione importante per tornare alla normalità”. Nel considerare con ottimismo e soddisfazione l’elevata percentuale dei giovani studenti vaccinati, D’Amato ha inoltre sottolineato la possibilità offerta dalla Regione Lazio di somministrare agli studenti il vaccino Johnson&Johnson, che grazie ad un solo richiamo e alla protezione contro la variante Delta, si è rivelato davvero una risorsa molto utile ed efficace: “Possiamo dire che è davvero il vaccino dell’estate, perché dopo 15 giorni, essendo monodose, offre un’ottima copertura anche per la variante Delta”.
Emilia Romagna: più vaccini meno Dad
Anche l’Assessore alla Salute della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donini, ha sottolineato l’importanza di tenere in considerazione l’elevata percentuale degli studenti vaccinati per accantonare progressivamente sia la Dad sia la quarantena, imposta come misura precauzionale, prevista fino ad oggi nel caso di un contagio in una classe. In un intervento radiofonico nella trasmissione “Che giorno è” di Radio1 Rai, ripreso anche da Tecnica della scuola, l’Assessore ha infatti dichiarato che il personale scolastico vaccinato nella Regione rappresenta la maggioranza (80%) e che in queste settimane la campagna vaccinale si sta estendendo anche agli studenti fra i 12 e i 19 anni.L’Assessore ha inoltre profilato la possibilità di mettere in quarantena e di escludere dalle lezioni in presenza gli studenti non vaccinati, sulla base di un provvedimento nazionale. Anche la posizione di Donini quindi si mostra favorevole all’ipotesi di un ritorno a scuola in presenza, privo della Dad: “La mia è una considerazione molto semplice, quasi banale. Tutti siamo contrari alla didattica a distanza. Se ci fosse un focolaio in una classe oggi vanno tutti in Dad. Io chiedo di considerare anche la popolazione vaccinata. Se dovesse rimanere a scuola, in virtù dello status di vaccinazione, potrebbe diminuire la Dad”.