
Niente mascherina a scuola se viene rispettata la distanza di almeno un metro. Dopo un lungo braccio di ferro tra Comitato Tecnico Scientifico e Ministero dell'Istruzione, alla fine arriva il compromesso: no alla mascherina al banco se c'è distanziamento sociale, in caso contrario bisogna utilizzarla.
Alla fine vince la linea della ministra Lucia Azzolina che ha premuto fino alla fine per questa soluzione. Vediamo, dunque, cosa cambierà per la scuola secondaria a partire dal 14 settembre.
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Mascherina in classe, cosa ha deciso il Comitato Tecnico Scientifico
In una nota, il Comitato Tecnico Scientifico spiega cosa accadrà nella scuola superiore: "Nella scuola secondaria - si legge - anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria". Cosa significa, dunque? Significa che la mascherina possiamo anche non indossarla nel rispetto della distanza minima tra uno studente e l'altro per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale La situazione, però, non sarà fissa e cambierà in base all'indice del contagio.
Mascherina in classe, obbligatoria se aumentano i contagi
Il dato epidemiologico - spiega il Comitato Tecnico Scientifico - le conoscenze scientifiche e le implicazioni organizzative riscontrate, potranno determinare una modifica di queste raccomandazioni, anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali, dall'autorità sanitaria che potrà prevedere l'obbligo della mascherina "anche in situazioni statiche con il rispetto del distanziamento per un determinato periodo, all'interno di una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione e controllo bilanciate con le esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi".L'utilizzo della mascherina - continua il Comitato Tecnico Scientifico - "è solo una delle misure di prevenzione che devono essere implementate in ambito scolastico in una corretta associazione con tutte le altre misure già raccomandate. L'apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività. Pertanto, accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte".