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Scuola in estate: recupero a giugno e a luglio, rientro il primo settembre

E se la scuola non finisse davvero a giugno? L’emergenza sanitaria da Covid-19 e le relative disposizioni governative continuano ad alzare i muri tra strutture scolastiche e studenti, rendendo ancora indispensabile la didattica a distanza.

Negli scorsi giorni il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si è pronunciato circa il futuro della scuola e in particolare su cosa potrebbe accadere in estate tra riaperture e recuperi degli apprendimenti anche in vista del Decreto sostegni.

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Mancano ormai pochi mesi al termine dell’anno scolastico, il secondo che fa testa all’emergenza sanitaria e alle inevitabili disposizioni governative atte ad incentivare il suo arresto. Sul fronte scuola si è espresso negli ultimi giorni proprio il ministro Patrizio Bianchi che ha anticipato la linea che la scuola italiana seguirà grazie al Decreto sostegni in un’intervista a “Che tempo che fa”. Nello specifico, il nuovo titolare di Viale Trastevere ha dichiarato che verranno sfruttate le sinergie con Comuni e Province per avviare nei mesi di giugno e luglio una serie di attività atte all’orientamento e al recupero degli apprendimenti, anche grazie ai 150 milioni previsti nel decreto. Del resto, come anticipa Repubblica, nel testo del decreto è già previsto il ponte formativo in estate: “Al fine di agevolare le istituzioni scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurriculare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità degli studenti, il Fondo per l’arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa”.

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Scuola a settembre: quando si ritornerà in presenza

Come anticipato, altro obiettivo proposto dal Ministero al momento concerne la riapertura delle scuole in sicurezza per garantire la normalità perduta a docenti e studenti nel nuovo anno scolastico. Inizieranno dunque presto i lavori per la definizione del nuovo scenario e delle relative misure per garantire il ritorno in presenza e per aumentare la qualità dell’offerta didattica complessiva. Quanto alla sua data di inizio è quasi certo che sarà fissata per il 1° settembre e permetterà al ministero di verificare “cosa è stato recuperato durante l’estate”.