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Per la giornata di mercoledì 25 novembre è previsto uno sciopero generale nazionale per il mondo scuola. A darne notizia è stata il Dipartimento Funziona Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha anche chiarito che le diverse azioni di sciopero interessano l’intero servizio pubblico del mondo istruzione.

Ma come ci si comporta durante l’era della didattica a distanza? Lo abbiamo chiesto a Cristina Costarelli, Dirigente scolastico del Liceo Scientifico Newton di Roma. Ecco cosa ci ha detto.

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Sciopero 25 novembre: i sindacati e le azioni di sciopero

Come anticipato, la Presidenza del Consiglio dei MinistriDipartimento Funzione Pubblica ha comunicato le azioni di sciopero generale nazionale proclamate per il giorno 25 novembre che interessano il servizio pubblico essenziale "istruzione”. Nello specifico, i sindacati interessati sono due, ecco quanto riportato nella nota ufficiale:

  • USI – Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912: “tutto il personale a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari e atipici, per tutti i comparti, aree pubbliche (compresa la scuola) e le categorie del lavoro privato e cooperativo”. Allo sciopero ha aderito anche il sindacato di Comparto USI SURF (Scuola, Università ed Enti di ricerca);
  • USB – P.I. Scuola: “tutto il personale del comparto scuola docente, ata, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato, delle scuole in Italia e all'estero”.
  • Affinché siano assicurate le prestazioni relative alla garanzia dei servizi pubblici essenziali tutti gli uffici scolastici regionali sono stati invitati ad attivare la procedura relativa alla comunicazione degli scioperi alle istituzioni scolastiche e, per loro mezzo, a tutti gli interessati nel mondo istruzione.

    Sciopero 25 novembre: cosa cambia con la didattica a distanza

    Secondo quanto riportato sulla nota ufficiale, tutte le istituzioni scolastiche dovranno prontamente adottare tutte le soluzioni a loro disponibili al fine di garantire la più efficace ottemperanza degli obblighi previsti in materia di comunicazione, ad esempio mediante la pubblicazione su sito web della scuola o avvisi leggibili nei locali della scuola. Ma cosa succede durante la didattica a distanza? La dirigente scolastica Costarelli dell’Istituto Newton di Roma ci ha spiegato che il procedimento di sciopero online è simile a quello in presenza: “Il docente che fa lezione automaticamente non registra presenza o assenza dello studente. Se non c’è il docente non può essere annotata la partecipazione dello studente. Chiaramente essendo a distanza non serve neanche nessun tipo di giustificazione e se il docente sciopera non c’è considerazione dell’assenza per lo studente”.