
Il prossimo venerdì 29 novembre andrà in scena uno sciopero generale, che potrebbe creare problemi su vari fronti.
A rischio ci sono i trasporti pubblici e le lezioni a scuola, a causa della protesta contro la Legge di Bilancio che prevede tagli significativi al personale scolastico.
Ma cosa sta succedendo esattamente? E cosa possiamo aspettarci in termini di disservizi?
Indice
Perché scioperano i lavoratori della scuola?
"Sciopereremo perché non possiamo più aspettare: la scuola va sfilata dai vincoli, sempre più rigidi, di bilancio", ha dichiarato Giuseppe D'Aprile, Segretario generale della Uil Scuola Rua, durante un incontro a Bari.
La protesta nasce dall'annuncio della Legge di Bilancio 2025 che prevede una riduzione di 5.660 docenti e 2.174 ATA. Secondo i sindacati, questi tagli non fanno che aumentare le difficoltà di un sistema già sotto pressione, minacciando la qualità del diritto allo studio degli studenti.
La riduzione del personale non riguarda solo i docenti, ma anche il personale ATA, fondamentale per il funzionamento delle scuole. Gli organici ATA, già insufficienti per rispondere alle esigenze scolastiche, saranno ulteriormente ridotti, con conseguenze negative non solo per la qualità dell'insegnamento, ma anche per la sicurezza all'interno delle scuole.
Inoltre, le classi continuano a essere sovraffollate, aggravando ulteriormente la situazione.
Carta del Docente e altre richieste dei sindacati
Un altro punto critico è il finanziamento della Carta del Docente per gli insegnanti precari. Nella bozza attuale della Legge di Bilancio, è previsto che solo gli insegnanti con contratto in scadenza il 31 agosto possano usufruirne, ma non è ancora chiaro l'importo destinato.
D'Aprile chiede che questa misura venga estesa anche al personale docente in servizio fino al 30 giugno, al personale ATA, e agli educatori, per garantire a tutti l'accesso alla formazione e all'aggiornamento.
“Uno sciopero generale necessario perché siamo convinti che le condizioni reali del Paese abbiano bisogno di risposte concrete”, ha concluso D'Aprile.
Trasporti pubblici: cosa aspettarsi nelle grandi città
Lo sciopero del 29 novembre non coinvolgerà solo la scuola, ma anche i trasporti pubblici, creando disagi importanti per studenti e lavoratori. Soltanto il trasporto su treno non verrà intaccato dallo stop.
Le modalità varieranno da città a città, ma è certo che in molte località ci saranno interruzioni e limitazioni dei servizi.
A Roma, l'azienda di trasporto pubblico ATAC ha già comunicato che lo sciopero interesserà autobus, tram, metropolitane e ferrovie regionali gestite dall'azienda, come la Roma-Lido, la Termini-Centocelle e la Roma-Nord. Saranno garantite le fasce di garanzia dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00, per permettere ai pendolari di muoversi nelle ore di punta. Fuori da questi orari, il servizio sarà sospeso o ridotto in modo significativo.
A Milano, la situazione è simile: ATM ha già annunciato che il servizio sarà parzialmente sospeso, anche se gli orari delle fasce garantite non sono ancora stati confermati. Probabilmente ci sarà una prima fascia di garanzia fino alle 9:00, seguita da una fascia pomeridiana dalle 15:00 alle 18:00.