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Il 27 settembre ci sarà un nuovo sciopero della scuola
Il Green Pass a scuola non convince proprio tutti, le classi pollaio continuano ad essere un problema in molti istituti scolastici ed è sempre più insistente la necessità di un aumento del personale docente e ATA.
Il mondo della scuola, allora, ritorna a scioperare, mettendo a rischio le attività didattiche il prossimo 27 settembre. A farlo sapere è la Confederazione CSLE, sindacato che coinvolge sia il personale docente che Ata, a tempo determinato e indeterminato. Ecco i motivi dello sciopero.

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Dopo lo sciopero generale organizzato il primo giorno dell’anno scolastico dall’Anief, il personale docente e ATA ritorna a scioperare contro il controllo dell’obbligo del Green Pass a scuola, applicato dal Governo per la tutela sanitaria del personale e degli alunni. Per la Confederazione CSLE la decisione “non rispecchia la Costituzione e la libertà dei lavoratori e offusca la democrazia, creando ulteriori problematiche all’interno della famiglia dei dipendenti con la sospensione dello stipendio del servizio”. L’organizzazione sindacale chiede dunque di sostituire il controllo del certificato verde con tamponi periodici gratuiti a tutto il personale e agli alunni e l’aumento del personale docente e ATA per intensificare i controlli all’interno degli istituti. Ecco cosa chiede Antonio Luigi Carmelo Labate, presidente dell’organizzazione.

  • Abrogazione o cambiamento dell’obbligo del Green Pass;
  • applicare, in sostituzione della certificazione verde, il controllo con tamponi periodici gratuiti a tutto il personale e agli alunni;
  • suddivisione delle classi pollaio;
  • assunzione di maggior personale docente e atta per intensificare i controlli all’interno degli istituti;
  • modifiche sulle regole di riempimento dei mezzi di trasporto per il distanziamento e maggiore intensificazione degli stessi.

In base alle nuove disposizioni sullo sciopero le amministrazioni “sono tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate per la relativa partecipazione”.