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Prima scuola in Dad dopo l'inizio della scuola: 3 classi in quarantena
La prima campanella del nuovo anno scolastico nella provincia autonoma di Bolzano è suonata solo da pochi giorni ma l’allarme positivi ha già prodotto un rumore assordante. Dai tamponi effettuati a un gruppo di studenti impegnati di pomeriggio in alcune attività sportive sono emersi i primi positivi, evento che ha irrimediabilmente riportato tre classi alla didattica a distanza.
Sarebbe stato necessario effettuare dei test rapidi al ritorno tra i banchi di scuola? La Provincia autonoma di Bolzano aveva previsto quattro settimane di screening a tappeto (e su base volontaria) ma i problemi di privacy rilevati nei moduli per il consenso dei genitori avevano frenato la strategia, bloccando dunque lo screening.

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Primi positivi a Bolzano e tre classi già in Dad

Sono bastati i tamponi effettuati a un gruppo di studenti impegnati in alcune attività sportive pomeridiane a fermare il grande sogno della didattica in presenza di tanti studenti e docenti. In Alto Adige – come riporta il Corriere del Veneto – si è raggiunto il primato tanto indesiderato e ben tre classi hanno dovuto fare ricorso alla ormai conosciuta didattica a distanza. Si tratta di una classe della secondaria di primo grado Alfieri dell’istituto comprensivo Bolzano Europa 2, di una classe della primaria Milani del comprensivo Bolzano 3 e di un'altra classe delle scuole professionali. Al momento docenti e studenti sono in quarantena e in didattica a distanza, in attesa dell’esito del tampone. Nel frattempo, dalla Sovrintendenza italiana sono arrivate le prime novità sui moduli da far firmare ai genitori di tutti gli istituti per iniziare lo screening su base volontaria, ormai in ritardo di una settimana.

Bolzano, screening tra i banchi di scuola

Come spiegato dal presidente dell’associazione nazionale dei presidi e dirigente dell’istituto comprensivo, Marco Fontana, ai giornalisti del Corriere, la Sovrintendenza italiana rilascerà i moduli di consenso da far firmare ai genitori che vorrano coinvolgere i propri figli nello screening a tappetto. All’istituto comprensivo Bolzano 1 Centro, ad ogni modo, è già stato fatto circolare un pre-sondaggio in attesa dei moduli. Le risposte dei genitori? Come comunica la dirigente Sabine Giunta, solo 200 hanno risposto positivamente. "Su 600 alunni, solo in 200 hanno risposto positivamente. Gli altri o non hanno risposto, oppure hanno detto no. Attendiamo, comunque, il dato ufficiale dopo l’invio dei moduli" ha affermato.

Bolzano, come sarà la quarantena

Al momento è indubbio che chi non aderirà allo screening della Provincia autonoma andrà in quarantena nel caso in cui un compagno di classe risulti positivo al Covid. I ragazzi vaccinati testati trascorreranno sette giorni di quarantena, saranno invece dieci per i non vaccinati e negativi al tampone. Chi non vorrà fare il tampone dovrà restare a casa per almeno 14 giorni.