
Tuttavia i sindacati sembrano già essere sul piede di guerra, ed è infatti stato proclamato uno sciopero dei docenti e del personale ATA dalle sigle SISA e CSLE. Due giorni di stop, il 23 e 24 settembre, confermato dalla nota 74585 del Ministero dell'Istruzione. Alla base della decisione, la volontà di manifestare per problemi irrisolti che ormai da anni gravano sul mondo della scuola.
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Sciopero scuola 23 e 24 settembre: i nodi da sciogliere
Uno dei temi più scottanti riguarda il rinnovo del contratto scuola, fermo da anni, e su cui sindacati e Ministero dell'Istruzione non intendono fare passi indietro, rallentando così una trattativa mai effettivamente decollata. C'è poi il nodo dell'algoritmo con cui vengono assegnate le supplenze. In questi giorni molti istituti lamentano mancanza di personale, un'evidente constatazione delle falle all'interno del sistema di abbinamento. Il numero di cattedre scoperte si abbatte sugli istituti e in particolare sui dirigenti scolastici, costretti a correre ai ripari al meglio delle proprie possibilità.Tuttavia, nelle ultime ore, il Ministro Bianchi è intervenuto proprio sul nodo insegnanti: “Noi abbiamo 801mila insegnanti, che sono per la gran parte a tempo indeterminato. Gli altri sono più di 90mila insegnanti di sostegno, abbiamo 25mila insegnanti che stanno concludendo il loro concorso. Rimangono 45mila insegnanti che sono a tempo determinato, che fanno sostituzioni e sono il 5%, però quest’anno diversamente dal passato, all’apertura della scuola abbiamo tutti quelli di ruolo e quelli a tempo determinato che servono”, ha detto Patrizio Bianchi nel corso di un intervento nella trasmissione Rai “UnoMattina”.