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docente schiaffeggia studente disabile

Entrata in classe per svolgere la sua ora di lezione, una docente si è ritrovata davanti alla porta uno studente disabile e, invece di richiamarlo e indurlo a sedersi al proprio posto, ha deciso di schiaffeggiarlo.

La violenta reazione ha fatto indignare gli altri compagni che hanno deciso di denunciare il comportamento al preside dell'istituto, il quale ha stabilito una sanzione disciplinare nei confronti dell'insegnante. Nonostante il ricorso, la Cassazione ha confermato la pena, sospendendola per 30 giorni dal servizio.

Docente schiaffeggia studente disabile: l'ira dei compagni

Era entrata in aula con l'intento di svolgere la propria lezione, ma davanti alla porta si è trovata davanti un alunno disabile. La prima reazione, quella più scontata, sarebbe dovuta essere quella di accompagnarlo al posto, invece, la docente ha deciso di sferrargli uno schiaffone.

Tutti i compagni di classe hanno assistito alla violenta scena e hanno deciso immediatamente di schierarsi dalla parte del ragazzo. Prima, spiegando all'insegnate che la situazione era anche più grave di quella che appariva: lo studente che si è beccato lo schiaffo è diversamente abile, quindi non avrebbe potuto difendersi dall'attacco in alcun modo. Poi, vista la riluttanza nella comprensione da parte della docente, gli studenti hanno deciso di scrivere una nota nella quale hanno descritto l'accaduto, consegnandola direttamente a dirigente scolastico.

Ha dato uno schiaffo allo studente: docente sospesa per 30 giorni

Nonostante gli alunni avessero cercato di farla ragionare dopo l'accaduto, la docente, per tutta risposta, ha deciso di allontanare due dei suoi studenti, mettendogli una nota disciplinare. Inoltre, secondo quanto espresso dai ragazzi della classe, quella stessa situazione di violenza era già accaduta in precedenza: qualche giorno prima, infatti, la donna aveva assunto il medesimo atteggiamento aggressivo nei confronti del ragazzo disabile.

Per questo motivo, di comune accordo, gli studenti hanno deciso di scrivere al dirigente della scuola che ha notificato una sanzione disciplinare all'insegnante, consistente in una sospensione di 30 giorni dal servizio. La docente, quindi, ha deciso di ribellarsi al procedimento riferendosi alla giustizia che, in tutti e tre i gradi, ha confermato la condanna.