
"Keep the Soviet Union out, the Americans in, and the Germans down". Che tradotto significa: “Tenere fuori l'Unione Sovietica, dentro gli americani e a terra i tedeschi”.
Con queste parole, nel 1949 Lord Hastings Lionel Ismay motivava la nascita della NATO, organizzazione intergovernativa che oggi tra le sue fila conta 32 Paesi. Su spinta americana, il 4 aprile 1949 venne infatti firmato il Trattato del Nord Atlantico, grazie al quale nacque la North Atlantic Treaty Organization. A distanza di 75 anni, l'anniversario pone degli interrogativi sul futuro dell'Alleanza e, allo stesso tempo, potrebbe essere un ottimo spunto per un'ipotetica traccia della Maturità 2024.
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Quando è nata la Nato: storia e curiosità
La NATO nasceva sostanzialmente per riequilibrare la geopolitica del Dopoguerra. Dopo il tracollo della Germania, gli USA erano intenzionati ad arginare in qualche modo la zona d'influenza dell'Unione Sovietica. Così si attivarono per trovare alleati contro la causa russa in giro per il mondo. “Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, possono passare alla controffensiva”. Quello che vi riportiamo è uno stralcio dell'articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, in sostanza il dogma dell'organizzazione. Cuore pulsante dell'Alleanza erano (e sono) gli Stati Uniti, ben più attrezzati di qualunque altro Stato europeo: ad oggi il 70% della spesa militare della NATO è interamente coperto dagli statunitensi. Proprio loro sono stati gli unici finora ad invocare l'articolo 5 del Trattato, in seguito all'attentato dell'11 settembre 2001.
Non mancarono dissapori nel corso degli anni tra le potenze alleate. Basti pensare che inizialmente il quartier generale era basato a Parigi, ma già nel 1965 Charles De Gaulle annunciò il ritiro della Francia dal comando. Il quartier generale, poi, traslocò nella periferia di Bruxelles. Durante tutta la seconda metà del '900, la Francia si scontrò spesso con gli USA: successe nel 1956 per la crisi del canale di Suez, poi nel 2003 con l'invasione in Iraq. Ma nonostante 'fisiologiche' divisioni interne, su un punto i Paesi NATO hanno sempre convenuto: arginare lo strapotere dell'Unione Sovietica.
Sapevi che la Russia tentò di entrare nella NATO?
Con il crollo dell'URSS e l'avvicinamento di alcuni Stati satellite russi al mondo occidentale, nel corso degli anni lo scontro con Mosca si è inasprito. Ma vi sorprenderà forse sapere che la Russia di Putin tentò addirittura di entrare nella NATO, come riporta la rivista specializzata 'Limes'. Era il 2000, l'autarca russo si era appena insediato, mentre alla Casa Bianca sedeva Bill Clinton. Il Presidente russo ricevette a Mosca George Robertson, l'allora Segretario Generale della NATO, chiedendogli: “Quando ci inviterete ad entrare nella NATO?”. Il numero uno dell'Alleanza rispose che alla NATO si aderisce solo su richiesta. A quel punto, forse seccato per quella risposta, Putin liquidò la questione asserendo che non si sarebbe messo in coda a Paesi “che non contano”. Un'occasione persa un po' per tutti, perché forse oggi ci ritroveremmo davanti a uno scenario ben diverso. E adesso, con la Finlandia (storico Stato 'cuscinetto') passata dall'altra parte della barricata le cose potrebbero addirittura peggiorare.
Quali sono i Paesi della Nato
Nel 1949 la NATO raccoglieva 12 Paesi: Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti. Ad oggi, invece, con il recente ingresso di Finlandia e Svezia, sono ben 32 gli attori coinvolti. Insieme valgono il 50% del PIL mondiale, ecco quali sono i Paesi che orbitano nella NATO: Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del nord, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Turchia e Ungheria.