Paolo.Ferrara
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Dopo le indicazioni ministeriali per il rientro in sicurezza nelle scuole a settembre, anche l’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha emanato dei suggerimenti operativi circa il distanziamento nelle aule e le indicazioni di massima atte ad aiutare l’organizzazione e la suddivisione degli spazi scolastici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

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Sebbene il quadro epidemiologico da Covid-19 sia ancora in mutamento, l’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha dato alcuni suggerimenti per la predisposizione dei luoghi adibiti allo svolgimento della didattica dalla scuola primaria sino alla scuola secondaria di secondo grado. Si tratta di indicazioni non vincolanti o prevalenti rispetto alle norme e valide nella maggioranza dei casi e in situazioni standard. Le questioni affrontate? Il responso del CTS sulle distanze, i riflessi sulla disposizione dei banchi, l’organizzazione degli spazi nella scuola e l’autonomia nell’organizzazione della didattica. Ecco i punti importanti tratti nel manuale operativo dell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio.

  • Individuazione dei vani utilizzabili: per garantire il costante distanziamento interpersonale, le scuole dovranno individuare tutti gli "spazi fruttuosamente utilizzabili per la didattica". Partendo da quelli più capienti, però, le scuole potranno prendere in considerazione anche quelli destinati ad altre attività, come palestre, laboratori, mense e aule magne. Dopo l’individuazione degli spazi, si potrà provvedere ad organizzarli per le funzioni garantendo la sicurezza, indicando, ad esempio, "con un segno adesivo le postazioni utilizzabili di un laboratorio, e riconvertendo gli spazi non in uso alla didattica".
  • Disposizione dei banchi: tenendo conto della distanza di minimo un metro dalle rime buccali indicata nel documento del Comitato Tecnico Scientifico, il manuale contiene alcune considerazioni anche circa l’opportuna organizzazione e disposizione dei banchi in un’aula tipo. Nello specifico, la disposizione dovrebbe essere a “scacchiera” e non a “nido d’ape” affinché tra due banchi affiancati possa essere garantita la distanza minima di un metro. La disposizione suggerita appare "garantire il minor dispendio di spazio e idonei corridoi di sicurezza" in quanto propone la presenza di file di due banchi mono-posto, opportunamente distanziati per garantire il metro minimo di distanza tra le rime buccali degli alunni seduti, intervallate uno spazio più ampio che sia nel suo minimo di 60 centimetri, chiamato “corridoio”.
  • Disposizione della cattedra: la parete di fondo, invece, deve distare dagli studenti in prima fila almeno 2,5 metri. La cattedra, sostituita da un tavolino, dovrebbe dunque essere addossata alla parete e l'insegnante potrà sedersi al suo fianco in modo da ridurre 'l'ingombro'. Per quanto riguarda la lavagna, invece, dovrà essere affissa o accostata alla parete in modo che restino i due metri di distanza lineare.

    Leggi qui il manuale operativo integrale.

  • Data pubblicazione 14 Luglio 2020, Ore 11:54
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