
Il Comitato tecnico scientifico sta valutando le strategie migliori per permettere un avvio sicuro del nuovo anno scolastico 2020/21 a settembre, all'interno degli istituti scolastici.
Nuova ipotesi: mascherina obbligatoria quando si lascia il banco
Tra i dubbi e le tante ipotesi di possibili soluzioni che tuttavia permangono ancora incerte, si parla molto dell’obbligo di indossare o meno la mascherina. Anche se il dibattito è ancora aperto, La Repubblica riporta la notizia circa l’idea del Comitato tecnico scientifico di imporre l’uso obbligatorio della mascherina quando gli studenti si alzano dal proprio banco. Lasciando i propri banchi, molti dei quali saranno “di ultima generazione” e quindi singoli, gli studenti sarebbero infatti maggiormente esposti al rischio di contatti più ravvicinati e quindi potenzialmente rischiosi per la diffusione del virus.
Guarda anche:
- Rientro a scuola, manuale per l’uso: in Veneto 80 cm tra i banchi
- Ritorno a scuola con semaforo: verde ok, rosso si sta a casa
- Addio compagno di banco: banchi singoli dal prossimo anno
- Come scegliere il diario scolastico
- Back to school settembre 2020: consigli per tornare a scuola senza lacune
- Scuola a settembre, nuova ipotesi: lezioni da 45 minuti in gruppi piccoli
Misure circostanziate e non generalizzate per arginare i nuovi focolai
Nel caso in cui le misure di sicurezza previste non fossero sufficienti per evitare la creazione di nuovi focolai, il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, ha assicurato che prima di prendere decisioni generalizzate che rischierebbero di paralizzare tutte le scuole sul territorio italiano, è necessario verificare l’entità del contagio. In altri termini, se il focolaio è isolato, si provvederà alla chiusura temporanea di quel solo istituto, monitorando studenti e docenti potenzialmente affetti da Covid-19: “Se c’è un focolaio bisognerà valutare la sua entità. Certo non chiuderemo tutte le scuole, ma quell’istituto il tempo necessario per sanificare gli ambienti e testare e tracciare tutti gli studenti e i professori che sono venuti a contatto con i positivi. Certo se il positivo è un professore che insegna in tante classi l’operazione sarà più complessa”.