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Riceve 50 euro dal nonno e li dona alla scuola alluvionataUn piccolo gesto che però significa tanto, anzi tantissimo. Soprattutto perché a compierlo è un bambino di appena 11 anni, Nicolò Iacovella.

Foto Prefetto De Rosa. Fonte: Ravenna Today

Nicolò, come fa sapere ‘Ravenna Today’, aveva ricevuto 50 euro in dono dal nonno, come premio per aver vinto una borsa di studio.

Ma l’11enne stupisce tutti: invece di tenersi i soldi per sé decide di donarli a sua volta a una scuola alluvionata di Faenza.

La lettera di Nicolò: “Forse è poco, ma quando diventerò grande farò di tutto per chi ha bisogno di aiuto”

Niccolò Iacovella, ragazzino di 11 anni, aveva vinto una borsa di studio. Il nonno, per premiarlo, gli aveva dato 50 euro, che a quell’età rappresentano un bel bottino. Ma Nicolò ha preferito “investire” i suoi soldi in un vero e proprio gesto di solidarietà: invece di tenerli per sé, ha infatti deciso di donarli a una scuola alluvionata, ovvero l’Istituto Matteucci di Faenza, dove si è recentemente svolta una cerimonia dedicata proprio alla donazione. L’evento è stato molto partecipato. Insieme a Nicolò, protagonista della situazione, era anche presente il padre, il dirigente scolastico provinciale Paolo Bernardi, la presidente dell'Istituto Matteucci Nicoletta Paterni e il Prefetto Castrese de Rosa.

Queste le parole lette da Nicolò per l’occasione, come riportato da ‘Ravenna Today’: “Penso a tanti miei coetanei che hanno avuto la scuola distrutta dall'alluvione, a cui voglio regalare un dono. Forse è poco, ma quando diventerò grande e avrò un lavoro farò di tutto per le persone che avranno bisogno di aiuto.

Il prefetto De Rosa: “Un esempio di cittadinanza attiva”

Una vicenda che ha colpito nel segno, portando in alcuni casi anche alla commozione. Non sono mancati poi i giudizi di merito: Un esempio di cittadinanza attiva delle giovani generazioni, ha commentato il Prefetto De Rosa. “È stata anche l'occasione anche per inaugurare le sezioni Dada-logica e segnare la ripartenza della scuola, grazie alla straordinaria collaborazione pubblico-privata. Grazie a chi ha reso possibile questo piccolo ‘miracolo’”.