Lucilla Tomassi
Autore
cartello bambini giocano per strada
fonte foto: @Vivere la montagna via Facebook

Per sensibilizzare gli automobilisti a mantenere un'andatura non troppo veloce, a San Gregorio nelle Alpi, in provincia di Belluno, sono stati piantanti dei cartelli, ideati e disegnati proprio dai bimbi della scuola primaria del paesino di montagna, volti a sottolineare come in quelle zone i ragazzi giochino ancora per le strade della propria città.
“Rallentare, in questo paese i bambini giocano ancora per strada”, è la frase scelta per portare questo importante messaggio, che è stata poi arricchita da colori sgargianti e disegni di macchinine tutto ad opera degli studenti della scuola di San Gregorio nelle Alpi.

Il cartello virale sui social che ricorda agli automobilisti che i bambini giocano per strada

L'avviso comparso sulle strade in provincia di Belluno è diventato virale grazie alla pagina Facebook “Vivere la Montagna”, ma non è l'unico presente lungo quelle strade: “In realtà — spiega il sindaco di San Gregorio nelle Alpi, Nicola Vieceli al Corriere della Sera — ne sono stati collocati cinque, in corrispondenza delle strade di entrata nel Comune e l’iniziativa è stata portata avanti dalla precedente amministrazione."

Infatti l'iniziativa non è del tutto nuova, ma ha avuto inizio svariati anni fa, nove per la precisione, come spiega Nicola Vieceli: "Tutto è iniziato nove anni fa con l’attivazione del doposcuola per andare incontro alle necessità delle famiglie e per fare socializzare i bambini anziché lasciarli a casa soli." Per questo c'era la necessità di ricordare agli automobilisti di moderare la velocità, ma il progetto non si ferma qui, e guarda avanti: "Adesso l’auspicio è che arrivi il contributo per il giardino della scuola primaria che vogliamo rendere accessibile anche a nonni e genitori, con percorsi in sicurezza”.

Il vanto del presidente della provincia è quello di poter affermare che i bambini di quelle zone giocano davvero all'aria aperta ancora oggi, nonostante l'uso sempre più massimo dei dispositivi elettronici, ai quali spesso i ragazzi hanno accesso a un'età molto precoce: “Nei paesi di montagna — dice Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno — c’è ancora questo bello spirito. Per fortuna, i nostri ragazzi non rimangono solo legati allo smartphone ma passano tempo all’aria aperta, in un ambiente sano, in una condizione che ci fa tornare indietro nel tempo”.

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