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"Eroe? È troppo. Ho fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi altra persona se si fosse trovata al mio posto". Raffaele Paolucci, 14 anni, originario di Panicale in Umbria, rimane umile anche se si è reso protagonista di un gesto che in pochi avrebbero fatto.
Il giovane studente, infatti, ha salvato la vita di un anziano che era rimasto intrappolato nelle fiamme di un falò, ma nonostante il gesto eroico, è lui stesso sminuire la vicenda.
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Il coraggio di Raffaele
Raggiunto dal 'Quotidiano Nazionale', il ragazzo ha commentato: “Non penso di aver fatto niente di eccezionale. Ho solo usato un po’ di buon senso” racconta lo studente, che frequenta la terza media del Comprensivo 'Panicale-Piegaro-Paciano'. Il ragazzo, che è anche Sindaco del Consiglio comunale dei giovani, ha raccontato la vicenda. L'uomo in questione – come è usanza in tutta Italia - stava bruciando foglie secche e sterpaglie in campagna. Raffaele che passeggiava di lì con un amico è stato catturato dalle fiamme alte: "Ci fermiamo a guardare, sentiamo dei flebili lamenti e incuriositi ci avviciniamo verso la recinzione che divide la proprietà dal campo. Incontriamo un uomo, secondo il quale chi aveva acceso il fuoco si sarebbe poi prudentemente allontanato. Non convinto, sono andato a verificare di persona. Ho così scavalcato la recinzione e ho scorto che in mezzo alle fiamme c’era invece una persona in seria difficoltà".
A quel punto Raffaele, con sangue freddo, raccoglie dell’erba fresca per tentare di soffocare il fuoco che già avvolgeva le gambe dell’uomo. "Ho afferrato il cellulare e ho chiamato i soccorsi: il 112 mi ha messo in contatto con l’ambulanza e i vigili del fuoco". Il giovane ha inoltre guidato i soccorritori verso il luogo dell'incidente. Il ferito è stato trasportato prima al 'Silvestrini' di Perugia, quindi al 'Cardarelli' di Napoli, per la gravità delle ustioni. All'episodio sono seguiti complimenti, strette di mano da parte della comunità e dei compagni di scuola di Raffaele. Tra i familiari di Raffaele, che ha purtroppo perso il papà a causa di una malattia, la mamma Eleonora è commossa: "Mi emoziona l’abbraccio del paese. Sono orgogliosa di mio figlio. Ma ora il pensiero della nostra famiglia va soprattutto a quel poveretto che soffre nel letto di un ospedale".