
Tra le misure di sicurezza adottate dalle scuole di tutta Italia per consentire un ritorno in classe in presenza, quella che prevede ingressi ed uscite ad orari scaglionati non ha raccolto consensi fra gli studenti.
Con lo scopo di evitare infatti la creazione di assembramenti sui mezzi di trasporto negli orari più critici, le scuole hanno deciso di servirsi nuovamente della possibilità di organizzare ingressi ed uscite su turni, per lo più suddivisi fra le classi del biennio e del triennio.Per protestare contro questo sistema di organizzazione oraria, a Bari sono scesi in piazza gli studenti di 67 istituti secondari della città e hanno sfilato in un corteo partito da piazza Umberto I, nel centro del capoluogo pugliese, fino al palazzo della Prefettura.
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La richiesta degli studenti baresi: no agli ingressi scaglionati
Al momento risulta che il 75% degli studenti iscritti alle scuole superiori di Bari entra alle ore 08:00 mentre il restante 25% alle ore 09:40. Nonostante il rischio di contagi sulle reti di trasporto pubbliche, gli studenti chiedono un altro tipo di soluzione che non sconvolga le loro abitudini: “La scuola non ci deve insegnare a sgomitare per un mezzo di trasporto” è stato uno degli slogan portanti della manifestazione, citato anche da La Tecnica della Scuola.La richiesta principale degli studenti pugliesi è stata quella del ripristino dell’ingresso ad un orario unico per tutte le classi oppure di una maggiore flessibilità da parte delle scuole nel comprendere le esigenze degli studenti, soprattutto di quelli pendolari.
Sei rappresentanti di istituto dei Licei e degli Istituti Tecnici di Bari hanno chiesto alle autorità di essere ascoltati e hanno ottenuto un incontro con un dirigente della Prefettura.
Il risultato di questo confronto lascia intravedere una speranza per gli studenti pugliesi dato che è stato annunciato che nel corso della settimana prossima sarà convocato un tavolo tecnico con Azienda Trasporti e Ufficio Scolastico in cui saranno presentate soluzioni alternative a quelle già adottate.