
Una docente non sapeva dove e a chi lasciare il suo cagnolino.
Il preside non ci ha pensato due volte e ha proposto di portarlo a scuola. E così effettivamente è andata, come si può vedere dalle foto a corredo del post pubblicato su Facebook dallo stesso dirigente scolastico.
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La proposta del preside: “Non si preoccupi, lo teniamo a scuola
“Preside, ho preso un cucciolo e ho il problema che per un’ora non so a chi lasciarlo”, avrebbe detto la docente. A quel punto è arrivata la proposta del preside dell'Itt Marco Polo di Firenze, Ludovico Arte: “Non si preoccupi, lo teniamo a scuola”. Un'idea che è stata subito accolta dall’insegnante e che si è tramutata in realtà. Il cagnolino ha infatti trascorso una mattinata nell’istituto, passeggiando tra i corridoi e le classi con i suoi occhietti di colore diverso. “Naturalmente”, fa sapere il preside nella didascalia del suo post su Facebook, “è diventato subito la mascotte di tutti”.
Un preside dalle idee innovative: “Il rispetto e la convivenza con gli animali li valuto come un elemento fondamentale del vivere civile”
“Sinceramente non ci vedo niente di straordinario”, racconta il preside, come riportato da ‘FirenzeToday’. “Quest'insegnante ha preso questo cucciolo da un paio di mesi e non sapeva dove sistemarlo per quella giornata. Quindi le ho detto che poteva tranquillamente portarlo a scuola”. Non si tratterebbe di una situazione nuova, dato che anche in occasioni simili il dirigente avrebbe messo a disposizione l’istituto scolastico. “So che in altre scuole sarebbe stato uno scandalo, ma sinceramente la vedo come una cosa naturale”. E poi non sarebbe neanche la prima volta che i ragazzi entrano in contatto con gli animali all’interno delle mura scolastiche: “Diverse volte abbiamo fatto pet teraphy con laboratori pomeridiani, dove i ragazzi lavoravano sulle emozioni attraverso gli animali e professionisti del settore. L'idea di far entrare gli animali nella vita degli studenti può portare sicuramente dei benefici”.Insomma, un preside dalle idee quantomeno innovative, che ha preso una decisione non solo per fare una gentilezza, ma anche e soprattutto in un’ottica educativa: “Il rispetto e la convivenza con gli animali li valuto come un elemento fondamentale del vivere civile”, dice Arte, che conclude: “Credo che sarebbe importante in un luogo come la scuole, favorire anche in modo naturale, senza troppi discorsi, la convivenza serena con gli animali. Il rapporto con queste creature può portare ad un lavoro prezioso su di sé. Basti pensare ai bambini autistici o con disabilità, che riescono attraverso gli animali, ad esprimere cose che invece con gli essere umani non riescono. Questa è stata un'occasione casuale, ma sarebbe opportuno che gli animali entrassero nelle scuole per mille motivi”.