
Perché è quello che è successo in Toscana, a Firenze. Gli alunni di una scuola della città, per segnalare le precarie condizioni di sicurezza dell’istituto negli scorsi giorni hanno deciso di occupare. Ma la preside non si è fatta sorprendere e ha risposto a tono, attivando la didattica a distanza per tutti. Alcuni genitori, però, non sembrano averla presa bene.
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Scuola occupata: si torna alla Dad
La segnalazione arriva dal sito FirenzeToday. La dirigente scolastica, immediatamente dopo l'occupazione, ha pubblicato una circolare in cui ha chiesto agli studenti di tornare a scuola, ma non in aula tra i banchi, bensì in Dad. E per assicurarsi il corretto svolgimento delle lezioni, ha fatto anche una precisazione: le telecamere devono rimanere accese, oppure lo studente verrà considerato assente.Questo è quanto si legge nel documento: “In attesa dell’intervento dell’autorità giudiziaria, le lezioni riprenderanno in via eccezionale, al fine di garantire il diritto allo studio, in modalità a distanza (dad) a cominciare da mercoledì 14 dicembre. La modalità a distanza rimarrà attiva fino a nuova comunicazione. È obbligatorio tenere accesa la videocamera durante tutta la durata delle lezioni, in caso contrario lo studente sarà considerato assente”.
Gli studenti, nei giorni precedenti, avevano stilato un altro documento in cui elencavano le mancanze della scuola, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. “Non ci sono condizioni di sicurezza. Manca la scala antincendio, le condizioni igieniche sono inaccettabili, molti bagni sono costantemente inaccessibili, ci sono aule che quando piove si allagano, perché le finestre non chiudono bene, i computer dei laboratori sono inadeguati”.
Ma la preside, anche su questo, replica punto per punto sul sito della scuola. Scrivendo che “le vie di fuga esistenti rispettano le normative vigenti per legge”, che “l’inadeguata pulizia è dovuta al personale Ata sottodimensionato”, che “sarà nostra premura controllare lo stato degli infissi e il numero delle finestre da riparare” e che “alcuni servizi igienici sono nuovamente intasati e non completamente agibili anche a causa di atti vandalici”.
Anche i genitori sono intervenuti, preoccupati dalla situazione sfuggita forse un po’ di mano. “Crediamo”, scrivono in una lettera indirizzata alla dirigente scolastica, “che se i giovani esprimono un disagio sia importante andare loro incontro con l’ascolto ed il confronto costruttivo, e che la scelta di attivare la Dad in un contesto del genere sia denigrare a priori una richiesta chiara. Inoltre, crediamo fermamente che la Dad non rappresenti minimamente la garanzia del ‘diritto allo studio’ e che non possa essere un sostituto delle lezioni in una situazione del genere”.
Si può attivare la Dad?
Ma facciamo un attimo un passo indietro: si può tornare alle lezioni a distanza in caso di occupazione? O meglio, poniamo la questione ancora più in generale: si può attivare ancora la Dad?Naturalmente, l’accaduto farà di certo molto discutere. Sia per la notizia in sé, dato il metodo perlomeno “creativo” di aggirare il problema dell’occupazione, sia per l’irregolarità della decisione.
Attualmente, infatti, va detto che la didattica a distanza non è attivabile. Il divieto vale per l’emergenza Covid, come anche per il maltempo e per le assenze degli studenti. Viene da sé, dunque, che l’occupazione degli studenti non dovrebbe e non potrebbe essere aggirata attraverso la Dad.