
La pandemia ha forse esasperato gli animi di tutti, soprattutto di chi deve convivere tutti i giorni con dubbi, incertezze e condizioni precarie sul posto di lavoro. Tra questi ci sono sicuramente gli insegnanti, anche loro fortemente provati dalla sfida del Covid.
Tuttavia, alcune scene rasentano l'inverosimile; come ciò che è accaduto ad una professoressa di una scuola di Fiumicino, aggredita da un'altra collega, per due fotocopie. Quando, infatti, quest'ultima ha visto la docente stampare due fogli non inerenti all'attività lavorativa, sarebbe andata su tutte le furie lasciandosi andare a un'aggressione. Il tutto davanti gli studenti.
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Prima la lite, poi l'intervento della polizia
Tutto è cominciato venerdì, quando la professoressa si è recata nel laboratorio d'informatica della scuola per prendere dei fogli: “Ho la 104 per mia figlia che ha dei problemi motori e mi servivano dei giorni di permesso. I fogli per richiederli però non c'erano in sala insegnanti, e così sono andata nel laboratorio di informatica per stamparli direttamente dal sito. Quando sono entrata ho visto la collega senza mascherina, ma non le ho detto nulla e mi sono seduta lontano dai ragazzi per non disturbare mentre facevo le mie cose. Ho stampato i moduli che mi servivano per i permessi, e anche un foglio per l'affido di un cagnolino che volevo portare a mia figlia dato che aveva perso da qualche giorno il suo. So che non avrei dovuto, ma dopo anni di lavoro in quell'istituto e quaranta nel mondo della scuola pensavo non ci fosse nulla di male se stampavo altri due fogli”.Ed è poi lì che avrebbe avuto luogo l'aggressione: “Quando la collega ha visto che avevo stampato due fogli che non avevano pertinenza col lavoro ha cominciato a urlarmi contro, strattonandomi per il cappotto e dandomi delle botte al braccio sinistro. Ero scioccata dalla sua reazione”. Lo spiacevole episodio si è consumato davanti gli studenti e si è concluso con l'arrivo delle forze dell'ordine: “Avevo la tachicardia, ma ho rifiutato di salire sull'ambulanza e andare in ospedale. Ho deciso però di sporgere formale denuncia per quanto accaduto, non devono più ripetersi scene del genere”. La docente si dice più amareggiata per la scenata cui hanno dovuto assistere gli studenti che non per la colluttazione in sé: “Ho passato anni a prendermi cura dei ragazzi e a cercare di insegnargli qualcosa. Che questo episodio sia avvenuto davanti a loro mi lascia davvero tanto sconforto”.