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liceo cavourNon accennano a placarsi le proteste del corpo studentesco del Liceo “Cavour” di Roma. Nel mirino degli studenti stavolta c'è un docente dell'istituto, accusato di non aver riconosciuto il nome di uno studente transgender, come invece vorrebbe il regolamento sulla carriera alias adottato dall'istituto lo scorso anno.

Nel correggere i compiti in classe, l'insegnante avrebbe corretto anche il nome dell'alunno in questione, sbarrandolo e sostituendolo con il nome di nascita. L'episodio è stato denunciato dalla pagina Instagram @Spotted_Cavour ed è diventato ben presto virale. Skuola.net ha raggiunto il liceo romano e intervistato lo studente: ecco le sue parole.

@skuolanet Liceo #Cavour, parla lo studente trans: "Mi sono sentito umiliato davanti a tutta la classe" #Liceo #Cavour #Scuola #Studenti #Skuolanet suono originale - Skuola.net

Carriera alias, il caso del Liceo “Cavour”

Nonostante lo studente avesse attivato la carriera alias, ovvero la possibilità per gli alunni di avere un’identità differente rispetto a quella anagrafica, sembra che il docente non abbia voluto sentire ragioni, continuando a chiamarlo con il suo “dead name”, cioè il nome di nascita. ”Davanti a me ho una donna”, questa una delle frasi che avrebbe pronunciato l'insegnante. Non solo, il post riporta di presunte frasi sessiste pronunciate dal docente anche in altre classi. Così gli studenti hanno annunciato un'assemblea straordinaria che si terrà domani 11 novembre al Liceo “Cavour”, per discutere dell'accaduto. E mentre si attende un commento della preside e dei docenti sulla vicenda, Skuola.net ha raggiunto lo studente protagonista della storia per cercare di capire cosa è realmente successo.

Lo studente: “Stavo per avere un attacco di panico”

“Io ho firmato la verifica con il nome scelto da me, in quanto ragazzo trans con carriera alias attiva. Quando il professore ha riportato i compiti corretti, ho trovato una correzione sul mio nome”, esordisce così lo studente del “Cavour” di Roma protagonista della vicenda. ”Ho chiesto spiegazioni al professore e mi dice che quello era un documento ufficiale e non poteva esserci il nome scelto. Io mi sono alzato e ho preso dal mio telefono il regolamento sulla carriera alias, facendogli leggere l'art. 4. La sua risposta è stata 'non mi interessa'” spiega il ragazzo, che aggiunge: ”A quel punto sono andato in presidenza, seguito dall'insegnante di sostegno. C'è stata una discussione e la vice-preside ha detto che se succede di nuovo saranno presi provvedimenti. Secondo me però una volta basta e avanza, non ce ne devono essere altre”. Un atteggiamento – quello dell'insegnante – che ha spinto lo studente a farsi avanti denunciando l'episodio: ”Mi sono sentito umiliato davanti a tutti, il professore ha ripetuto più volte il mio nome di nascita di fronte a tutta la classe: è stata una violenza quindi ho deciso di andare in vice-presidenza, anche perché non c'era modo di parlarne in classe. Soffro anche di ansia e stavo avendo un attacco di panico, quindi ho preferito andare in presidenza”.
Data pubblicazione 10 Novembre 2022, Ore 15:41 Data aggiornamento 10 Novembre 2022, Ore 15:44
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