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Carriera alias attivata in 160 scuole in italiaIl dato è aggiornato al 12 dicembre 2022. Sono 160 le scuole, in Italia, che hanno deciso di attivare la carriera alias per gli studenti transgender.

La carriera alias permette di cambiare, sul registro elettronico della scuola, il nome anagrafico con quello scelto dallo studente o dalla studentessa trans in questione.

Permette, in altre parole, una modifica formale a favore di quei ragazzi e di quelle ragazze il cui nome non si adatta alla propria identità di genere.

Carriera alias nelle scuole italiane

In tutta Italia sono 160 gli istituti che hanno attivato la carriera alias. Un primo passo significativo, ma ancora è una goccia nel mare. Stando all’elenco fornito dall’Associazione Agedo, ben 78 scuole si trovano nel Centro Italia. Al Nord sono invece 43, mentre al Sud 35. Il Lazio si afferma come la regione che ne conta di più.

Per quanto riguarda le università, secondo il rapporto di Infotrans, sarebbero 39 gli atenei italiani che hanno aperto la possibilità della carriera Alias.

Un’iniziativa non condivisa da tutti

I numeri sembrano ancora piuttosto bassi. Alla fine dello scorso anno scolastico, Skuola.net ha compiuto un’indagine su un campione di 1.800 studenti delle scuole superiori in merito alla questione. Dai dati è emerso che il 44% degli alunni sente che la propria scuola considera poco i temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Un 34% afferma addirittura che tali tematiche siano quasi tabù nei confini dell’istituto. Solo il 10% afferma che è stata attivata la carriera alias, mentre il 17% si dice contrario o assolutamente contrario alla decisione.

Anche tra i docenti ci sono poi i detrattori, che cercano di remare contro. È piuttosto recente, per esempio, il caso del liceo Cavour di Roma, che ha visto un professore correggere il nome sul compito in classe di uno studente transgender.

Inoltre, contro le 160 scuole che hanno dato il via alla carriera alias, già ha fatto sentire la sua voce l’associazione ultra-conservatrice Pro Vita & Famiglia Onlus, la quale ha stilato una Carta dei principi, che porta anche la firma di Salvini, Meloni e Berlusconi. L’associazione ha avanzato la notifica di circa 150 diffide nei confronti di quasi tutte le scuole che hanno approvato la carriera alias.

Come funziona la carriera Alias

La parola spetta al Consiglio d’Istituto: è proprio questo l'organo che può riconoscere il diritto agli studenti trans di cambiare il nome anagrafico sui registri della scuola. Ma non solo il nome. La carriera alias riguarda anche l'organizzazione e l'utilizzo degli spazi distinti e determinati in base al genere, come i bagni e gli spogliatoi.

Per quanto riguarda gli studenti minorenni, l’attivazione sarà possibile solo a seguito della richiesta di entrambi i genitori, in riferimento all’art. 316 del Codice Civile.

La carriera alias avrà validità temporanea, e solo all’interno delle mura dell’istituto. Il nome sul diploma, per esempio, sarà quello anagrafico e non quello di elezione scelto dallo studente o dalla studentessa. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per il momento, non ha infatti ancora fornito alcuna linea guida in merito alla questione. La decisione dell’attivazione della carriera alias rimane pertanto una prerogativa dei singoli istituti scolastici.