
L'adolescente dalla Russia
Renata Varrone è la dirigente scolastica, responsabile dell’Istituto comprensivo di Robilante, in provincia di Cuneo. A casa ospita una ragazzina di 17 anni, che arriva dalla Russia. A scuola, invece, arriva un bimbo di origine ucraina. Le loro storie sono destinate a intrecciarsi. Racconta la dirigente a La Stampa: "La ragazzina che ospito a casa è in grande apprensione, si sente molto triste, quasi con un senso di colpa per quello che sta succedendo. Vede in televisione quanto accade, segue sui social. Ed è lei a dare le informazioni ai suoi genitori, che sono rimasti a Irkutsk. Proviamo molta pena per questo: non è una guerra voluta dalla gente. La situazione ha stravolto la vita della sua famiglia e della sua gente dal punto di vista economico".
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Il bimbo dall'Ucraina
Tra pochi giorni, invece, nella scuola dove è preside arriva un piccolo studente, figlio di profughi ucraini, appena giunti in paese: "Adesso devo pensare a lui e tutelarlo. Non accendetegli i riflettori addosso. Perché merita di ritrovare un po’ di serenità".