
Si è incatenata all'inferriata della Prefettura di Pisa in segno di protesta per i fatti dello scorso 23 febbraio. Camilla è una giovane studentessa che ha voluto denunciare con forza le manganellate subite dai suoi coetanei durante il corteo pro-Palestina.
Lo scorso venerdì in piazza c'era anche lei e proprio per questo, con un gesto dimostrativo, la ragazza si è fatta portavoce delle istanze degli studenti chiedendo inoltre di essere ricevuta dal Prefetto D'Alessandro.
Insieme a lei in presidio c'erano anche il comitato 'Cambiare Rotta Pisa' e l'Unione Sindacale di Base (USB).Leggi anche:
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Le richieste della studentessa
Dimissioni del questore e dei dirigenti della Polizia di Stato chiamati alla gestione della manifestazione di venerdì scorso, introduzione dei codici identificativi per le forze dell'ordine. Sono queste le principali richieste che la studentessa ha avanzato: "Un’azione che sosteniamo con forza, perché finalmente prende parola chi quella violenza ha subito direttamente e che oggi ne chiede ragione. Una violenza orchestrata in sintonia con le Prefetture e le Questure di tutta Italia, per rispondere ad un chiaro input politico: tentare di impaurire le nuove generazioni che stanno rompendo il lunghissimo torpore sociale e politico che ha caratterizzato, negativamente, il nostro paese in Europa” sottolineano dall'Unione Sindacale di Base, come si legge su 'PisaToday'.
A Pontedera il sindacato aveva indetto uno sciopero presso la fabbrica 'Piaggio', protesta a cui hanno partecipato anche Camilla e il comitato 'Cambiare Rotta': “Sotto l’acqua battente sono stati con noi, a rappresentare una generazione di nuovi resistenti contro la barbarie dell’imperialismo colonialista ma anche contro lo sfruttamento e la precarietà che stanno segnando le loro vite. Chiediamo con forza al prefetto di ricevere Camilla e le istanze che essa gli rappresenterà. Vogliamo, con lei, che il questore di Pisa e i poliziotti impiegati nei pestaggi del 23 febbraio vengano destituiti da ogni incarico. Ma non basta - concludono da Usb - ci batteremo con estrema determinazione per la caduta del governo Meloni, artefice vero di queste politiche ferocemente repressive di ogni istanza sociale, di ogni lotta, pronti a dichiarare sciopero provinciale se queste istanze e richieste non saranno rispettate".