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Manganelli sugli studenti a Pisa, cosa sta succedendo articolo
Fonte foto: PisaToday

Un caso che con il passare delle ore è diventato subito nazionale, anche per via dei tanti video circolati sul web nelle ultime ore. Monta la protesta degli studenti in seguito ai fatti di Pisa e Firenze dello scorso fine settimana.


Nella serata di ieri circa 400 studenti si sono riversati di fronte al Viminale per chiedere le dimissioni del Ministro Piantedosi: al centro della protesta studentesca, le aggressioni ai danni degli studenti nei cortei pro-Palestina andati in scena a Pisa e Firenze nella giornata di venerdì 23 febbraio. Entrambe le manifestazioni sono sfociate nella violenza, con i poliziotti della celere che hanno manganellato a più riprese i giovani manifestanti. A distanza di due giorni dall'episodio, oggi si fa la conta dei danni e mentre si attendono le sanzioni dal Ministero degli Interni per gli "eventuali eccessi", il dibattito politico si infiamma.

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Cosa è successo a Pisa

A Pisa, il corteo per il cessate in fuoco in Palestina di venerdì mattina non era autorizzato. Meno di un centinaio di studenti, partiti da piazza Dante e diretti verso piazza dei Cavalieri, si è trovato assediato su due lati dalle forze dell'ordine. A una prima carica leggera, è seguita una seconda, decisamente più dura: “Eravamo pacifici, avevamo le mani alzateracconta una ragazza a 'Il Corriere della Sera' Hanno urlato “caricate”, c’è anche chi è stato colpito alle spalle, hanno aperto la testa a una 16enne e non hanno neppure fatto passare l’ambulanza per soccorrerla”. In piazza, al fianco degli studenti, c'erano anche insegnanti e presidi che loro malgrado sono diventati testimoni di scene agghiaccianti: “Forse sono stati ingenui ma non hanno fatto nulla per provocare la reazione della polizia e sicuramente non così violenta” ha spiegato un docente presente al corteo. Nel pomeriggio si è poi svolto un presidio di solidarietà agli studenti sotto la prefettura di Pisa, mentre in serata centinaia di persone sono scese in piazza dei Cavalieri.

 

Cosa è successo a Firenze

Stesso scenario, e nella stessa giornata, a Firenze anche se con dinamiche leggermente differenti. Lì il corteo corteo pro-Palestina era autorizzato da piazza Santissima Annunziata fino a piazza Ognissanti, come spiegano fonti interne alla Questura a 'Il Corriere della Sera'. Gli incidenti sono iniziati quando un gruppo di manifestanti – composto per lo più da studenti e membri del Cobas – si è defilato dalla marcia per raggiungere il lungarno e dirigersi verso il consolato americano. Ma anche qui, secondo diversi testimoni, le cariche sarebbero state improvvise: “La polizia ha cominciato a spintonarci - racconta una studentessa - Poi sono partite le manganellate. Nelle prime file le abbiamo prese tutti, ci sono diverse persone contuse, ma una ragazza ne ha presa una in volto ed è rimasta ferita”. La giovane si è rivolta al pronto soccorso di Santa Maria Nuova: “Ho una frattura al naso e ho un taglio profondo sotto l’occhio, vedo sfocato. Mi hanno dato 20 giorni di prognosi. La manifestazione era pacifica, io ero andata in prima fila da pochi secondi per fare un video col cellulare, poi non ricordo bene cosa sia successo, il dolore è stato troppo forte”.

 

Si accende il dibattito politico, botta e risposta Meloni-Schlein: interviene Mattarella

Un episodio di cui si parlerà ancora a lungo e su cui andrà fatta chiarezza. Il Ministro Piantedosi ha già assicurato che saranno valutati eventuali accessi da parte delle forze dell'ordine, ma ciò non è bastato a calmare gli animi sul fronte della politica. Il 'fattaccio' ha fatto tremare perfino la maggioranza: a Pisa il Sindaco leghista Michele Conti ha espresso una dura presa di posizione, ben lontana da quella del segretario Salvini.Ho telefonato a questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenutoha detto il Sindaco - A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. Mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori”.

Dello stesso parere Dario Nardella (Partito Democatico), sindaco della città: “Firenze ha diritto di sapere perché la reazione delle forze dell’ordine sia stata così sproporzionata e violenta per una manifestazione che, seppure su un percorso non autorizzato, era pacifica e non violenta. Ci aspettiamo chiarimenti dal Ministero dell’Interno”. Ma le parole di condanna più dure sono forse quelle del Capo dello Stato Sergio Mattarella che in un comunicato stampa ha preso posizione: “Il presidente della Repubblica ha fatto presente al ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni” si legge nella nota diffusa dal Quirinale.

Dai banchi della maggioranza sono invece arrivati attestati di stima per l'operato della polizia: “Non commento Mattarella, ma giù le mani dalle forze dell'ordine” il commento del vice-Presidente del Consiglio – e numero uno della Lega - Matteo Salvini. Mentre Fratelli d'Italia, partito leader della coalizione di governo, punta il dito: “Fratelli d’Italia difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge. La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito”, fanno sapere dal partito della premier Giorgia Meloni. Accuse rispedite al mittente dalla rivale Elly Schlein. La segretaria dem ha infatti sottolineato: “Sono dichiarazioni gravi e inaccettabili. Sono irresponsabili, denotano la totale assenza di senso istituzionale di chi oggi governa il Paese e che cerca ogni espediente per non assumersi le proprie responsabilità. Ma almeno se la prendano con noi e non con le famiglie e i genitori preoccupati dalle immagini di ieri”.

Data pubblicazione 26 Febbraio 2024, Ore 10:28
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