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scontri Torino
Fonte: Corriere Torino

Una mattinata di tensione quella che si è vissuta lunedì 27 ottobre davanti al liceo Einstein di Torino, che per alcune ore si è trasformato in un vero e proprio campo di battaglia tra studenti e Forze dell'ordine. A innescare gli scontri un volantinaggio provocatorio dei militanti di alcuni giovani del movimento politico Gioventù Nazionale 'Gabriele D'Annunzio', che si sono presentati davanti l’istituto per distribuire volantini "contro la cultura maranza". 

La protesta contro il volantinaggio da parte degli studenti ha subito innescato una vera e propria colluttazione. Il "gruppuscolo di neofascisti", come è stato definito sulla pagina social del Collettivo della scuola, ha innescato una reazione così veemente da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine.

Agenti della Digos e della Polizia in tenuta anti sommossa sono intervenuti per sedare gli animi e allontanare gli studenti. Durante gli scontri, un ragazzo di 16 anni è stato fermato, ma il bilancio parla anche di tre agenti di polizia che sarebbero rimasti feriti.

Subito dopo l'episodio, gli studenti si sono riuniti in assemblea nel cortile del liceo in segno di protesta e solidarietà.

Indice

  1. Il racconto dello studente arrestato
  2. Solidarietà da Potere al Popolo: "Scene inaccettabili"
  3. Gioventù Nazionale: “A Torino se di destra non puoi volantinare”
  4. Tensioni anche nel pomeriggio: la sede di FdI nel mirino

Il racconto dello studente arrestato

Nello scontro, come detto, è finito in manette uno studente sedicenne, che ha voluto raccontare la sua versione dei fatti: "Mi ero avvicinato e mi hanno bloccato", ha dichiarato, spiegando la dinamica che lo ha portato all'arresto. Il giovane, a detta della Digos, si sarebbe "avvicinato troppo a quelli che stavano volantinando" e racconta di essere stato "praticamente placcato da tre agenti e successivamente sono stato ammanettato, proprio con le manette, infatti ho i segni sulle mani".

Il ragazzo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata ed è rimasto in questura "un'ora e mezza dentro da solo", prima dell'arrivo dei genitori. Riguardo alle accuse, il giovane ha negato di aver tirato calci e pugni: "Vengo accusato di avere dato calci e pugni a un agente della digos. Io semplicemente mi ero avvicinato a questi di destra, che non erano ragazzi, ma avranno avuto una trentina di anni, che stavano volantinato, quando i poliziotti mi hanno placcato. Io mi sono spaventato".

E ha aggiunto: "Ovviamente non ho tirato calci e pugni perché era infattibile e non sono così stupido da attaccare e da aggredire un pubblico ufficiale".

Solidarietà da Potere al Popolo: "Scene inaccettabili"

La notizia degli scontri e dell'arresto ha subito fatto il giro del web, scatenando reazioni immediate. "Potere al Popolo" ha espresso sui social la sua solidarietà agli studenti e alle studentesse del liceo Einstein. "Stamattina Torino si sveglia con orribili immagini di studentesse e studenti manganellati e arrestati dalla Polizia fuori dal Liceo Einstein. Sono scene inaccettabili".

Il comunicato prosegue con un'accusa diretta: "Ancora più inaccettabile è che in questo paese la polizia difenda volantinaggi fascisti e reprima gli studenti che giustamente cacciano dai quartieri questi personaggi".

Gioventù Nazionale: “A Torino se di destra non puoi volantinare”

Anche la sezione di Gioventù Nazionale cittadino, però, ha voluto dire la sua sui social, denunciando quello che a loro avviso è un clima di intolleranza. "A Torino se sei di destra non puoi volantinare davanti alle scuole senza rischiare di essere aggredito", scrivono, puntando il dito contro i collettivi.

Secondo Gioventù Nazionale, queste tensioni sarebbero "i frutti delle politiche di tolleranza e legittimazione messe in atto dall'amministrazione comunale nei confronti dei centri sociali e collettivi".

I militanti raccontano di aver subito: "Sputi, insulti, pugni e minacce. Questo l'atteggiamento riservato dai collettivi rossi questa mattina ai nostri militanti durante un volantinaggio di sensibilizzazione contro le baby gang e la 'cultura maranza'". Nonostante l'accaduto, il messaggio è chiaro: "Non ci arrenderemo".

Tensioni anche nel pomeriggio: la sede di FdI nel mirino

La rabbia e la tensione non si sono placate con il trascorrere della mattinata. Anche nel pomeriggio, a margine di una manifestazione studentesca, gli animi sono rimasti surriscaldati. La sede di Fratelli d'Italia in via Martorelli è stata assalita a colpi di uova da parte di studenti vicini all'area antagonista. La Polizia è stata schierata a difesa della sede, ma alcuni veicoli dei reparti mobili sono stati imbrattati e danneggiati.

Il culmine c'è stato quando uno dei mezzi della Polizia è stato spintonato e fatto traballare da decine di manifestanti, a chiudere una giornata segnata da violenza e odio.

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