
Dare i voti ai propri insegnanti è un po’ il sogno di tutti gli studenti. Assegnare le pagelle ai prof, magari riunirsi per i loro scrutini finali per dare il parere che deciderà la salvezza di uno di loro, promuovere e bocciare.
Ora questa possibilità si sta facendo sempre più concreta ed il sogno di migliaia di ragazzi di invertire le parti potrebbe realizzarsi sul serio. A proporlo è l’Anp, l’Associazione Nazionale Presidi.IL BISOGNO DI ESSERE VALUTATI - La proposta è arrivata durante un convegno ad Udine sul tema “La valutazione nelle scuole: perché, chi, cosa, come” proprio dall’Anp. Evidentemente, quello di ricevere una valutazione è anche un bisogno che molti insegnanti hanno per capire se stanno lavorando nella direzione giusta. A ricevere il giudizio che non sarà solo degli studenti, ma anche di genitori e colleghi, saranno anche gli stessi dirigenti scolastici.
LA MANCANZA DI GIUDIZIO PENALIZZA I PROF - A spiegare l’insolita proposta dell’Anp è il suo presidente, Giorgio Rembado: “Storicamente l’idea di introdurre nelle scuole la valutazione degli insegnanti è sempre stata uno scoglio piuttosto arduo da affrontare, ma adesso sono gli stessi insegnanti ad accorgersi che la mancanza di criteri utili alla valutazione li penalizza da diversi punti di vista. Penso per esempio alla possibilità di carriera, al riconoscimento del valore sociale del proprio lavoro e perché no, anche dal punto di vista economico”. A questo punto resta solo da decidere come avverrà la valutazione, anche se Rembado ha già un’idea ben precisa al riguardo: “Abbiamo avviato alcune sperimentazioni a livello nazionale e la via più convincente finora è composta da un mix di giudizi composto da genitori, studenti e colleghi. In questo modo abbiamo osservato un livellamento delle osservazioni: le competenze sono riconosciute da tutti allo stesso modo”.
UNA SCUOLA CHE NON SI GIUDICA NON È CREDIBILE - Il bisogno della scuola di valutare dirigenti ed insegnanti è così forte da aver spinto l’Anp alla stesura del “Manifesto per la scuola”, un decalogo dove si punta a tratteggiare e a dare le linee guida che porterebbero ad ottenere la scuola ideale. Proprio al quarto punto di questo manifesto c’è un intero capito dedicato alla valutazione dove è possibile leggere: “Il tema della valutazione non può rimanere confinato nella sfera degli apprendimenti degli alunni Non è credibile una scuola che non valuti se stessa e i suoi operatori, prima che i propri utenti”.
STUDENTI OBIETTIVI NEI CONFRONTI DEI PROF? - Adesso resta solo una questione da affrontare: gli studenti riusciranno davvero ad essere obiettivi? Insomma, è inutiloe negare che dare le pagelle ai prof è il sogno nemmeno troppo segreto di migliaia di ragazzi, per la maggior parte spinti dal desiderio di vendetta generato da un brutto voto, da un compito a sorpresa e, magari, anche dalle parole dette ai genitori durante i colloqui che hanno fatto sì che tanti di loro subissero l’ira funesta di mamma e papà e conseguenti punizioni.
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