Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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foto di gita scolastici e prof che diventano sergenti

Lo zaino c'è, la merenda pure e il bastone per i selfie non può mancare. Tu e la tua classe siete pronti per andare in gita, guardi dalla finestra ed è arrivato pure il pullman. Esci dalla scuola insieme ai tuoi compagni quando a un tratto vedi che la piccola e tenera prof di latino si impettisce, ti mette in fila e ti fa salire sul veicolo al ritmo di un "Un, due, un, due" degno del miglior sergente Hartman.

Ancora non capisci bene che sta succedendo quando, dopo aver preso posto sul pullman, la vedi far alzare quell'omone dell'autista e obbligarlo ad avvicinare a lei il suo viso: gli sta controllando le pupille facendogli domande sul perchè di quel loro strano rossore. Sei ufficialmente sorpreso nel vedere poi la prof gettare dal finestrino la Red Bull del povero suddetto autista, ormai sbigottito quanto te: per lei la caffeina, la taurina e gli zuccheri della bevanda sarebbero un mix di eccitanti tali da inficiare le abilità alla guida di qualsiasi essere umano. Vabbè, ora avrà finito e potrai finalmente partire alla volta di questa benedetta gita, ti stai dicendo. E invece no. La prof è scesa dal pullman e ora sta controllando pure i pneumatici. Ma cosa sta succedendo?

PAROLA DI VADEMECUM - Semplice, la tua piccola e cara prof di latino sta solo cercando di non fare in modo che la tua diventi una gita da incubo mettendo solo in pratica i consigli del Ministero dell'Istruzione. Sono stati diffusi qualche settimana fa in una circolare con oggetto i "Viaggi di istruzione e visite guidate" accompagnata da un vademecum redatto nientepopodimeno che dalla Polizia stradale. Un piccolo manuale che incoraggia presidi e prof a fare attenzione ad alcuni dettagli prima di accompagnare la tua classe in gita.

Circolare + Vademecum gite scolastiche by Skuola.net

PATENTE E LIBRETTO, GRAZIE - Si parte dalla scelta della ditta di pullman che dovrebbe essere fatta, si legge, non basandosi solo su criteri "di carattere economico (l'offerta più vantaggiosa) ma tengano in primaria considerazione alcune garanzie di sicurezza". Poi, si arriva al comportamento che i prof sono invitati a tenere il giorno stesso della gita che hai tanto atteso. Prima di tutto dovrebbero controllare che l'autista sia idoneo a ricoprire questo ruolo. Come si fa? Semplice, devono andare dal conducente e fargli quella fastidiosa domanda che tutti conosciamo: "Favorisca patente e libretto, per cortesia".

CONTROLLARE CHE L'AUTISTA NON SIA DROGATO O UBRIACO - Il compito del prof non è terminato. Dopo averti fatto salire a bordo del pullman e controllato che tu e i tuoi compagni abbiate allacciato alle cinture di sicurezza, deve fare attenzione che l'autista non abbia fatto uso di "sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità. Durante la guida egli non può far uso di apparecchi radiotelefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare". Insomma, in parole povere niente smartphone alla guida e niente musica nelle orecchie.

Anche tu fai tutta la confusione dei ragazzi del video quando vai in gita?

IL TUO PROF DIVENTA MECCANICO - Dopo di che deve pensare alla struttura fisica: il tuo pullman è abbastanza sicuro? Meglio controllare, secondo il vademecum e la circolare del Miur, tutte le "Caratteristiche costruttive, funzionali e alcuni importanti dispositivi di equipaggiamento: l’usura pneumatici, l’efficienza dei dispositivi visivi, di illuminazione,dei retrovisori. Se l’autobus è dotato di sistemi di ritenuta-cinture di sicurezza i passeggeri devono utilizzarli e devono essere informati, mediante cartelli-pittogrammi o sistemi audio visivi, di tale obbligo".

SONO SOLO PAROL... EHM, CONSIGLI - Per carità, stai tranquillo, i tuoi prof non sono obbligati a tenere tutte queste cose sotto controllo. Quelli del Miur sono solo dei consigli per farti viaggiare in sicurezza, rivela lo stesso Ministero ad Alex Corlazzoli sulle pagine digitali de IlFattoQuotidiano.it: "La circolare non attribuisce responsabilità aggiuntive o nuove ai dirigenti e ai docenti, ma offre loro un vademecum elaborato in collaborazione con la Polizia stradale, su aspetti da non trascurare nell’organizzazione di una visita d'istruzione e durante il suo svolgimento con riferimento alla sicurezza dei mezzi di trasporto. Si tratta di informazioni di supporto che non prevedono in alcun modo che dirigenti e docenti debbano sostituirsi agli organi di controllo preposti, come specificato nel vademecum ma che debbano attivare i controlli necessari per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi". Meno male, insomma, anche perchè, come dichiara sempre a Corlazzoli il nostro caro Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi: "Si può chiedere alle scuole di organizzare al meglio le uscite, ma una verifica così minuziosa dei doveri e degli obblighi delle agenzie o delle società che gestiscono i bus è inverosimile".

Serena Rosticci