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giovanna barbuzza
Fonte: Corriere del veneto

C’è chi la Maturità la sogna per cinque anni, chi la teme, chi la festeggia. E poi c’è chi la rincorre per una vita intera. Giovanna ha 58 anni e lavora come collaboratrice scolastica all’IIS Tecnico e Professionale Leonardo da Vinci di Padova. Proprio la stessa scuola in cui, pochi giorni fa, si è seduta davanti alla commissione d’esame.

Non per badare agli studenti, almeno non stavolta, ma per sostenere l’orale dell'Esame di Stato, come una qualunque studentessa. Un percorso scolastico lungo e intenso, il suo, iniziato a Palermo e finito in questi giorni a Padova. 

Indice

  1. Da Palermo a Padova: un lungo viaggio personale
  2. Partita con 100 euro in tasca
  3. Tra i banchi, ma da studentessa
  4. Prossima tappa, l’università

Da Palermo a Padova: un lungo viaggio personale

Giovanna è infatti originaria della Sicilia, e la sua storia inizia in una delle zone, oggi, più simboliche della città: "Abitavo a tre minuti a piedi da dove è nato Paolo Borsellino. Oggi Palermo è cambiata molto, ma all’epoca c’era la paura per le strade, non potevamo vivere serenamente la nostra gioventù. Ma Borsellino ci ha insegnato la libertà. Per questo quando ho visto la traccia su di lui alla prima prova non ho esitato neanche un secondo", racconta a il 'Corriere del Veneto'.

Diplomata in ragioneria, ha iniziato subito a lavorare, cambiando spesso settore e affrontando le difficoltà della vita, innamorandosi però in questo percorso tortuoso del poter prestare aiuto agli altri. 

Partita con 100 euro in tasca

Ad un certo punto della sua vita Giovanna vince un concorso pubblico per collaboratori scolastici e lascia la sua città. La destinazione è Padova, ma l’inizio è tutt’altro che facile: "Ho lasciato mia figlia, che oggi ha 33 anni, a Palermo insieme a mia mamma e sono arrivata a Padova con 100 euro in tasca, un prestito di mia madre. Per i primi tempi", racconta commossa, "ho dormito dalle suore che erano in via Facciolati: non avevo abbastanza soldi per permettermi un posto dove stare".

Tra i banchi, ma da studentessa

Dopo tre anni di lavoro all’Istituto Leonardo da Vinci, Giovanna prende una decisione coraggiosa: si iscrive all’indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” della scuola dove lavora. Frequenta le lezioni, studia nei ritagli di tempo, supera tutte le prove. E pochi giorni fa arriva finalmente l’orale della sua seconda Maturità. "Qui ho deciso di rimettermi a studiare e di prendere un secondo diploma, perché amo il lavoro che faccio, stare accanto ai ragazzi, ma non mi voglio accontentare".

Prossima tappa, l’università

La storia, però, non finisce qui. Dopo il diploma, Giovanna ha già in mente il suo prossimo obiettivo: "Quando ero piccola mi chiamavano “dottoressa”, oggi voglio diventarlo veramente". Si iscriverà alla facoltà di Psicologia, senza comunque abbandonare il suo lavoro a scuola.

Data pubblicazione 30 Giugno 2025, Ore 15:26 Data aggiornamento 30 Giugno 2025, Ore 16:40
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