
Sembra una puntata di Mr. Robot, ma senza hacker nell’ombra e cospirazioni segrete: solo il talento limpido di centinaia di giovani programmatori. Dal 23 settembre al 1° ottobre 2025, Udine sarà la capitale del coding, della logica, e del digitale.
Per dieci giorni, la città ospiterà infatti due degli eventi più attesi nel mondo della programmazione: la XXV edizione delle Olimpiadi Italiane di Informatica (OII) e le finali della Balkan Olympiad in Informatics (BOI), per la prima volta di scena in Italia.
200 giovani talenti si sfideranno, non solo in due tornei di programmazione, ma in due incontri che abbraccia Intelligenza Artificiale, problem solving, algoritmi e l’importanza delle competenze digitali nella scuola e nel mondo del lavoro. E non solo sfide: sarà un'opportunità per confrontarsi, scambiare idee, e costruire legami tra diverse culture e visioni del futuro.
A rendere possibile tutto questo è AICA (Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico), che promuove il valore della certificazione delle competenze digitali e il programma ICDL, un percorso riconosciuto a livello internazionale che aiuta i giovani a prendere dimestichezza con l’ambiente digitale.
Ecco perché le Olimpiadi si preannunciano non solo come un momento di celebrazione del coding, ma come una grande occasione di crescita formativa e professionale per tutti i giovanissimi interessati al mondo digitale. A fare da contorno a questo hub di giovani talenti è il 61esimo Congresso di AICA, in programma dal 24 settembre al 30 ottobre 2025, con un focus sulle sfide dell'Intelligenza Artificiale, tra etica, formazione e cittadinanza digitale consapevole.
In questo contesto, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Antonio Piva, Presidente di AICA, e Carlo Tiberti, responsabile nazionale del programma ICDL, per esplorare l’importanza di queste competizioni e di come le competenze digitali possano davvero fare la differenza nella formazione di ragazze e ragazzi.
Indice:
“A Udine, 10 giorni che uniscono Italia, Europa e digitale”: ecco come funzionano le Olimpiadi di Informatica
Chi può partecipare alle Olimpiadi di Informatica? Tutti gli studenti delle scuole superiori, entro i 20 anni, iscritti tramite il proprio istituto. L’evento in programma a Udine infatti è solo l’ultima di una lunga serie di tappe che impegneranno gli studenti durante l’anno.
Si parte tra marzo e aprile, quando in un primo momento verranno recepite le iscrizioni degli studenti. Dunque, si arriva tramite selezione alla fase conclusiva, con i 100 finalisti che a settembre si sfideranno per il titolo. Antonio Piva, Presidente di AICA, spiega per filo e per segno come si svolge la rassegna:
#Presidente, in che cosa consiste l’edizione 2025 delle Olimpiadi Italiane di Informatica?
“Le Olimpiadi Italiane di Informatica, promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e da AICA, sono la più importante competizione nazionale rivolta agli studenti delle scuole superiori sul tema della programmazione e del pensiero computazionale. Ogni anno, oltre 15.000 ragazze e ragazzi partecipano alle selezioni scolastiche e territoriali per arrivare alla finale nazionale, che quest’anno si svolgerà a Udine dal 23 al 25 settembre con circa 100 studenti eccellenti.
La competizione culmina in una gara individuale di programmazione su problemi logico-algoritmici, con lo scopo di selezionare i migliori 25 studenti d’Italia da cui verranno ulteriormente selezionati i migliori 4 che parteciperanno poi alle Olimpiadi Internazionali di Informatica (OII). Ma il nostro obiettivo non è solo preparare “campioni del codice”: è formare cittadini digitali consapevoli, con solide basi nel problem solving e nella collaborazione.
Le Olimpiadi sono molto più di una competizione: sono un percorso educativo e meritocratico. Un progetto il cui valore è stato condiviso da tante Istituzioni, Aziende e realtà associative che hanno scelto di starci accanto: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine, Confindustria Udine, Digital Security Festival, Io Sono Friuli Venezia Giulia, Ordine Ingegneri Friuli Venezia Giulia, UCID, CEPIS, Fondazione Pensiero Solido, Bricks, AIPSI e ALSI. Sponsor dell’iniziativa: Bending Spoons, Jane Street, Accredia, ICDL Foundation, Banca 360 FVG, Icop, Insiel,Beantech, Net Patrol, Karmasec, Infostar, Digital 74, Centro Studi Excol e Liceo Scientifico Paritario Don Milani”
#E quest’anno le OII non saranno sole…
“Esatto: dal 25 settembre al 1° ottobre ospiteremo, sempre a Udine, la Balkan Olympiad in Informatics (BOI), una delle principali competizioni internazionali dedicate agli studenti dell’area balcanica e non solo.
Parteciperanno studenti da Grecia, Romania, Serbia, Slovenia, Bulgaria, Turchia, ma anche da Paesi ospiti come Svizzera, Arabia Saudita e Ucraina. È un onore, e anche una grande responsabilità, accogliere in Italia per la prima volta questo evento, e lo faremo mettendo al centro i giovani, il territorio e le competenze. Sarà un momento unico di scambio e confronto, un’occasione per unire territori, lingue e storie attraverso il linguaggio comune del codice”
#Come si inserisce il Congresso AICA in questo quadro?
“Abbiamo voluto sfruttare questa straordinaria occasione per organizzare, in contemporanea, il Congresso Nazionale AICA 2025, che riunirà, come ogni confronto annuale dell’Associazione, moltissimi esperti di innovazione digitale, università, scuola, impresa e pubblica amministrazione.
Vogliamo che il mondo degli adulti impari dai giovani, e viceversa. Udine sarà per 10 giorni il punto d’incontro tra chi studia, chi insegna, chi fa impresa e chi costruisce policy. Un laboratorio di futuro, in pieno spirito ‘borderless’, in sintonia con ‘GO!2025 Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura’. L’obiettivo finale? Rafforzare il legame tra scuola, università, impresa e istituzioni, per costruire insieme una società in cui le competenze digitali siano possedute da tutti e che tutti possano usare consapevolmente per governare il proprio futuro. Vogliamo inoltre dare un messaggio chiaro: l’innovazione parte dai banchi di scuola e va accompagnata da una formazione continua di ogni fascia d’età”
“ICDL è la bussola per orientarsi nel digitale, non solo per chi partecipa alle Olimpiadi”: cos’è e a cosa serve la certificazione ICDL?
Se le OII e le BOI mettono alla prova logica, matematica e algoritmi, l’ICDL (International Certification of Digital Literacy) certifica in ogni momento il livello digitale raggiunto, anche base o avanzato. Anche a scuola: parliamo infatti di una certificazione riconosciuta a livello globale, sviluppata da ICDL Foundation e promossa in Italia da AICA, come spiega in maniera inequivocabile Carlo Tiberti, Responsabile ICDL Italia:
#Dott. Tiberti, qual è il ruolo delle certificazioni ICDL in percorsi come le Olimpiadi o in generale nella scuola superiore?
“ICDL è un ecosistema fondamentale per aiutare gli studenti a muoversi con competenza, consapevolezza e sicurezza nel mondo digitale. In percorsi avanzati come le OII o le BOI, i ragazzi affrontano prove molto complesse di programmazione, ma serve anche una solida base di digital literacy: saper gestire file, comunicare online, utilizzare fogli di calcolo, collaborare con strumenti cloud, gestire consapevolmente cosa condividere… Sono competenze trasversali che ogni studente, come pure ogni cittadino, dovrebbe avere, a prescindere dal suo indirizzo scolastico. Competenze che purtroppo ancora oggi, invece, mancano, come mostrano i nostri assessment”.
#Quindi non è solo per i “nerd”?
“Assolutamente no! La forza di ICDL sta proprio nella sua modularità: si può iniziare con uno dei 7 moduli base del percorso Full Standard, tra cui ICDL Cybersecurity, oppure specializzarsi con i moduli più innovativi come ICDL Digital Marketing e ICDL Intelligenza Artificiale. Inoltre, ICDL è riconosciuta a livello nazionale e internazionale, vale crediti in molte università e viene considerata in concorsi e bandi pubblici. Si tratta pertanto di certificazioni concrete, trasversali e utili anche nel mondo del lavoro”
#Qual è il messaggio che vuole dare ai ragazzi che leggeranno questo articolo?
“Chi partecipa alle Olimpiadi dimostra un livello tecnico altissimo. Ma tutti i ragazzi e tutti i cittadini devono oggi sapere utilizzare le tecnologie digitali in maniera consapevole. Non basta essere nativi digitali: serve essere competenti digitali. Investire su se stessi oggi, imparando a usare bene e in maniera competente il digitale, significa essere cittadini più liberi, più creativi e più preparati per il futuro”.