3' di lettura 3' di lettura
Occupazioni di massa a Roma, i presidi prendono le distanze e richiedono interventoOltre 10 scuole romane hanno occupato in una sola notte, a cavallo tra lunedì 4 e martedì 5 dicembre. Una vera e propria "occupazione di massa", che ha visto il coinvolgimento di alcuni degli istituti più prestigiosi della Capitale, tra cui il Mamiani, il Tasso, il Morgagni, il Vittoria Colonna, il Manara.

La presa di posizione dei presidi è arrivata immediata attraverso un comunicato che porta la firma di Cristina Costarelli, presidente ANP Lazio, e Mario Rusconi, presidente ANP Roma.

Il comunicato ANP: "Pieno dissenso per un'azione che sa di rito stanco e inconcludente"

Dopo le recentissime occupazioni di massa che hanno coinvolto le scuole del territorio romano, non si è fatta attendere la presa di posizione dell'ANP (Associazione Nazionale Presidi) del Lazio e di Roma. I presidi, attraverso un comunicato, prendono le distanze dalle occupazioni andate in scena nei vari istituti. Si legge nel comunicato: "In riferimento alle occupazioni degli istituti scolastici che si stanno verificando in questi giorni non possiamo non esprimere il nostro pieno dissenso per un'azione che sa di rito stanco e inconcludente, che lede il diritto allo studio della maggior parte degli studenti non aderenti e che si configura inoltre come interruzione di pubblico servizio".

Azioni di protesta definite come "dissennate" e che incrinano il "sereno rapporto interno nelle comunità scolastiche". E tutto questo nonostante si cerchi di lasciare spazio alle iniziative degli studenti, accogliendo per quanto possibile le loro richieste. Si legge ancora nel comunicato: "Organizzare le occupazioni rivendicando generici diritti al miglioramento della scuola, ma calpestandoli con i reali comportamenti, è indice di assoluta incoerenza da parte di chi ne è organizzatore". Il riferimento è qui ai recenti video della scuola romana devastata a seguito di un'occupazione andata avanti per 8 giorni.

La richiesta di intervento: "Pretendiamo azioni immediate per ripristinare la legalità"

Ma i presidi non prendono solo le distanze dagli avvenimenti di questi giorni. Quello che ermerge è anche una dura richiesta di intervento: "Di fronte a questo quadro i dirigenti scolastici pretendono dalle altre istituzioni e dalle forze dell’ordine sostegno e azione immediata al fine di ripristinare una situazione di legalità e di diritto all’istruzione per tutti gli studenti".