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Scuola devastata dopo l’occupazioneDopo 8 giorni di occupazione, sono tornati a scuola e si sono ritrovati di fronte a un paesaggio post-apocalittico: buchi sulle porte, macchinette del caffè aperte e distrutte, muri pieni di crepe, pavimenti ricoperti dalla schiuma degli estintori e molto altro ancora.

Instagram Welcome To Favelas

Si tratta di un liceo romano del quadrante est della città.

Stanno circolando proprio in queste ore, sulla pagina Instagram di Welcome To Favelas, i video e le foto della distruzione.

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Preside, professori e collaboratori scolastici sono tornati a scuola e hanno trovato tutto distrutto. Questo il lascito degli 8 giorni di occupazione. La condizione pessima dell'edificio si vede chiaramente dalle immagini e dai video: dappertutto confusione e caos; dispositivi elettronici vandalizzati; buchi sulle porte e sulle pareti; carta igienica sparsa un po' ovunque; macchinette del caffè divelte e forzate; sedie e tavoli accatastati in mezzo ai corridoi; secchi dell'immondizia gettati per terra. "Hanno aperto l'estintore", dice la voce della persona che sta girando il video. "È tutto bianco, c'è la neve". Insomma, un vero e proprio disastro.

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Gli studenti: "Occupazione non supportata dagli studenti"

Ma stando a quanto raccontato dal liceo a 'Fanpage', gli studenti non sarebbero coinvolti in prima persona. O almeno non tutti: "Questa occupazione non è stata supportata dagli e dalle studenti della scuola, ma solo da quegli individui che sono entrati". E poi ancora: "Erano una trentina, forse quaranta persone perché non volevano andare a scuola. Hanno provato ad occupare scuola lunedì, ci hanno riprovato il giorno dopo e ci sono riusciti: i rappresentanti d'istituto non erano stati informati. E i rappresentanti dei vari indirizzi di studio si sono espressi contrari all'occupazione".

Un'occupazione andata avanti per 8 giorni, fino alla mattina del 4 dicembre. A quel punto hanno fatto il loro ingresso preside e professori, trovandosi di fronte allo sfacelo. "All'inizio ci hanno chiesto di aiutare a pulire, poi hanno detto che per noi non era sicuro. Ora ci hanno appena comunicato che torneremo in classe domani. Ma non so cosa troveremo". Per gli studenti della scuola, non si trattava della prima occupazione, ma chiariscono: "Abbiamo occupato nel 2021, ma avevamo un motivo vero. Eravamo noi ed era un'occupazione controllata. Stavolta no: erano pochi studenti e molti esterni".

I commenti ai video

I video e le immagini pubblicati da Welcome To Favelas hanno attirato una sfilza di commenti. L'atmosfera che si respira è soprattutto quella di rabbia e sfiducia: "Fate pagare ai genitori, poi vedi come piangono", scrive qualcuno. Qualcun altro dice: "Occupare la scuola perché non funziona nulla e lasciarla peggio di come era prima". E c'è chi si chiede: "Occupano perché la scuola è in condizioni pietose o perché vogliono buttarla giù?". E ancora: "Poi si lamentano se non li prendono sul serio".

Ma tra i commenti c'è anche un punto di vista diverso, ovvero quello interno di chi frequenta la scuola in questione: "Quanta gente che parla senza sapere. Sono una delle persone che va a questa scuola. Hanno occupato in non più di 30/40 persone perché non volevano andare a scuola (letteralmente hanno provato ad inventarsi dei motivi lunedì durante il picchetto tra cui l'occupazione della Palestrina, sì, la Palestrina. Rendetevi conto). I rappresentanti delle sezioni sono andati, hanno votato e hanno detto che l'occupazione non era supportata dagli studenti ma solo da questi individui. La preside ha deciso lo stesso di togliere autogestione e campi scuola e di far sgomberare venerdì. Venerdì non hanno sgomberato e sono entrati lunedì. Tutto questo per dire che no non è stata un'occupazione voluta da noi, ma da pochissime persone quindi la prossima volta evitate certi commenti".