
Prima l'occupazione, poi l'incendio, infine, la didattica a distanza. E' la triste parabola del liceo Gullace di Roma, la prima scuola occupata in questo nuovo anno scolastico nella Capitale. Dopo avere preso possesso della scuola le cose, però, non sono andate come avrebbero voluto gli studenti.
Nella serata di ieri, infatti, nell'istituto è divampato un incendio che ha reso inagibili i locali scolastici. Il Ministro Valditara, accertatosi della situazione, non ha potuto fare altro che disporre la didattica a distanza per tutti gli iscritti, circa 1.400 studenti.
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L'occupazione e l'incendio: 1.400 studenti in dad
Gli studenti del liceo Gullace avevano occupato l'istituto negli scorsi giorni, in segno di protesta per la disposizione dei doppi turni e i lavori di manutenzione che stanno interessando la sede centrale del liceo romano.
Il rogo è scoppiato nella tarda serata di ieri, 17 ottobre: alle 23.57 sul posto è arrivata la polizia di Stato, che ha a sua volta chiamato i vigili del fuoco. Stando a quanto riferito dai pompieri a 'La Repubblica', ad andare a fuoco, sarebbe stato del materiale che era stato accatastato all’interno della palestra e di uno stanzino adiacente. Le fiamme hanno danneggiato il solaio e quindi, a scopo precauzionale, la struttura è stata dichiarate inagibile.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere delegato all’edilizia scolastica per la Città Metropolitana di Roma, Daniele Parrucci, che a 'Fanpage' ha dichiarato: "Ho da subito attivato tutti i canali per avere un quadro chiaro ed esaustivo sulla sicurezza dell’edificio, i danni subiti e sulle tempistiche di ripristino della struttura stessa. Il primo pensiero va a tutti gli studenti e alle loro famiglie, per garantire al più presto possibile il ritorno a una regolare attività didattica.” In attesa del ripristino dell'istituto, e visti i lavori della sede centrale, il Ministro Valditara è dovuto ricorrere alla didattica a distanza: lezioni da casa per circa 1.400 studenti.
I responsabili sarebbero degli “esterni”
Secondo quanto si legge su 'La Repubblica, l'incendio è divampato proprio quando gli studenti occupanti stavano lasciando l'edificio. Il motivo? L'invasione di circa una 30ina di persone esterne alla scuola, le vere responsabili dello scoppio del rogo secondo le prime indiscrezioni. A confermarlo, anche diversi commenti apparsi sotto il video pubblicato dalla pagina Instagram 'Welcome to favelas', che immortala proprio l'incendio.
"Da quel che so sono entrati degli esterni alla scuola, che hanno messo in fuga gli occupanti. Una volta dentro hanno distrutto tutto e hanno bruciato la scuola" commenta un utente.
Stessa versione data da un altro ragazzo, tra i presenti all'occupazione: "La nostra occupazione era tranquilla, con un registro in cui venivano segnati i nomi di chi entrava e usciva. Sono entrati degli esterni, hanno spaccato tutto e dato fuoco ad una stanza, hanno fatto scappare anche gli studenti del liceo Gullace, che stavano facendo un'occupazione tranquilla". Nel frattempo gli investigatori della polizia hanno acqusito le immagini delle telecamere di zona, nel tentativo di risalire ai responsabili.
La ferma condanna dell'ANP: "Presentare il conto dei danni a chi li ha provocati"
Arrivata subito la ferma condanna da parte dei presidi: "L'incendio delle aule del Liceo Gullace di Roma è l'ennesima conferma della pericolosità rappresentata dalle occupazioni delle scuole, trito, stanco rito particolarmente romano. Da anni affermiamo che interrompere un servizio pubblico come la scuola, occupare e devastare i locali, le attrezzature, gli impianti significa ledere il diritto allo studio della gran parte degli studenti: ricordiamo che le occupazioni avvengono su impulso di esigue minoranze interne ed esterne alle scuole e non coinvolgono il corpo vivo delle scuole, cioè la maggioranza degli studenti.
Inoltre negli ultimi anni,nella sola città di Roma,la quantificazione dei danni apportati agli istituti scolastici supera diverse centinaia di euro, tutto puntualmente e purtroppo a carico della comunità cittadina.
Da anni, come Anp, chiediamo che le forze dell'ordine intervengano con lo scopo di identificare gli occupanti ,al solo fine di poter "presentare il conto" degli eventuali danni a chi li ha procurati.
Respingiamo la inaccettabile giustificazione, da alcuni spesso presentata, che attribuisce i danni ad "esterni"non meglio identificati. Quando si determina una situazione di diffusa illegalità, si causano le condizioni per cui diviene impossibile capire,tantomeno giustificare, "chi ha fatto cosa".
Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie degli studenti,agli studenti,ai docenti,al dirigente ed a tutto il personale del Liceo Gullace", questa, la dichiarazione congiunta di Cristina Costarelli e Mario Rusconi, rispettivamente Presidente dell'Associazione Nazionale dei Presidi del Lazio e Presidente dell'Associazione Nazionale dei Presidi di Roma.