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Nuove quarantene, torna la Dad: l'accusa dei presidi

Le nuove regole sulle quarantene sono ufficialmente entrate in vigore da più di una settimana nelle scuole. Queste prevedono un ruolo di rilievo per i presidi degli istituti, in particolare se le Asl non riescono a intervenire immediatamente, e stanno creando non poco malcontento soprattutto tra i diretti interessati, i dirigenti scolastici.


Nonostante i nostri auspici di una collaborazione più efficace ed efficiente tra istituzioni scolastiche e dipartimenti di prevenzione dobbiamo purtroppo rilevare la sussistenza di forti criticità” fa notare il presidente nazionale Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, denunciando l’assenza delle istituzioni in situazioni tanto delicate.

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Nella teoria le nuove Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico avrebbero dovuto assicurare una gestione uniforme in tutta Italia delle quarantene scolastiche, ma non sembra che stiano funzionando appieno. Infatti, come spiegato anche da Giannelli a Tecnica della Scuola,in alcune realtà rileviamo con amarezza che quel “caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente” rischia di tradursi in un “quasi sempre”.” Espone il rappresentante dei preside, che poi continua sottolineando: “In diversi territori, infatti, i dipartimenti di prevenzione non riescono a garantire la tempistica del testing o, addirittura, non applicano le nuove procedure di tracciamento”.

Nuove quarantene, i presidi denunciano: si torna in Dad

Il primo tampone dei ragazzi che sono in classe o sono contatti di un positivo dovrebbero essere svolti immediatamente saputa la positività del compagno, in tempo zero (T0), tuttavia questo non sempre avviene, anche a causa della mancanza di comunicazione con le Asl, soprattutto durante il weekend. Giannelli svela, infatti, che nei fine settimana le Asl spesso non assistono gli istituti scolastici: le aziende sanitarie “spariscono dai radar delle scuole già dal tardo pomeriggio del venerdì per ricomparire solo il lunedì mattina mentre le segnalazioni di casi positivi, infatti, arrivano alle scuole anche di domenica”.

Mentre il senso del dovere dei presidi, sottolinea Giannelli “non consente loro di ignorarle in attesa della ripresa lavorativa del lunedì e, pertanto, provvedono, nell’ assordante silenzio dei dipartimenti, a quanto previsto dalla nota ministeriale del 6 novembre nella consapevolezza che questo è necessario per combattere la diffusione del contagio”.

Tutto ciò, inoltre, proprio a seguito di queste mancane, Giannelli racconta che: “la tanto demonizzata DaD sta riacquistando le posizioni perdute, nonostante le tassative disposizioni di legge sulle attività in presenza e le finalità dichiarate dalla nota tecnica. E nonostante lo strenuo impegno di chi la scuola la dirige e del personale tutto, docente e ATA, che vi opera quotidianamente”.