Università: rispetta questa tabella di marcia e sarai prontissimo per il prossimo esame

Il primo anno di università è stato un completo disastro? Una cattiva gestione del tempo e del carico di studio potrebbero essere le ragioni principali per cui fatichi a preparare gli esami senza ottenere i risvolti sperati.

Qual è il miglior metodo per ottenere buoni risultati all’università? Ma soprattutto, qual è il miglior modo di dilazionare il tempo di studio? Se ti poni queste domande, probabilmente ciò che ti manca è una cosa sola: organizzazione. Una buona soluzione potrebbe essere quella di buttare giù una “road map” del piano studi che ti aiuti a focalizzare i compiti, fissare gli obbiettivi e distribuire il tempo in maniera ottimale.

Pianifica in base agli impegni

Prima di tutto, devi compilare una lista completa di tutte le tue responsabilità, magari su un'agenda. Nel farlo, dovrai prendere in considerazione le lezioni che devi seguire, il tuo lavoro, le faccende domestiche, lo sport, la vita sociale e tutto ciò che ti occupa la giornata. Probabilmente non riuscirai a ricordare proprio tutti i tuoi impegni, ma non c’è problema, potrai aggiungerli in un secondo momento. In questo elenco inserisci, quindi, un tempo costante e quotidiano dedicato allo studio, magari due o tre ore al giorno.

Controlla e aggiorna le scadenze

Recupera il piano studi dal sito del tuo ateneo e raccogli tutte le informazioni riguardo i corsi che dovrai frequentare e i relativi esami da sostenere. Inizia fin dall'inizio del semestre, quindi, a darti dei traguardi da raggiungere. Quanti esami vuoi riuscire a sostenere la prossima sessione? Fatti un'idea precisa e realizzabile e concentrati solo su questi. Questo step ti aiuterà ad avere una visione a 360 gradi e soprattutto a non tralasciare nulla di importante.

Conosci il tuo “nemico”

Cerca di quantificare l’intero carico di studio che dovrai affrontare, recuperando subito i libri da studiare. Tieni in considerazione che non tutte le pagine di un libro sono di facile comprensione, perciò alcune di queste richiederanno maggior attenzione e concentrazione mentre altre saranno più facili da assimilare.

Quanto tempo è necessario?

Quando sei (o saresti) in grado di studiare al meglio? Capisci i momenti migliori da dedicare ai libri, quelli di più alto rendimento nello studio. Sei molto attivo al mattino oppure dai il meglio di te alla sera? Pensare a questi dettagli ti aiuterà a programmare lo studio nei momenti in cui sei più concentrato. Quando esegui questo passaggio, non pensare a tutti gli altri impegni, quelli “irregolari” ma annota solamente quali sono i tuoi picchi di massima resa come se non avessi altre attività da svolgere.

Leggere e studiare: distribuisci il tuo tempo

Una volta compreso qual è il tuo momento nella giornata di massimo rendimento, dovrai procedere con un’ulteriore suddivisione. Lo studio, infatti, si compone di due momenti: il tempo che occorre per leggere e studiare, e il tempo che serve per ripetere/ripassare. Il piano di studio che costruirai dovrà tenere conto di questo rapporto che ti aiuterà anche a distribuire lo studio. Un buon metodo potrebbe essere quello di dividere le pagine totali da studiare per il numero di giorni che hai a disposizione. In questo modo, avrai un numero ben preciso di pagine da studiare per giorno e, con un po' di costanza, otterrai risultati efficaci.

L’ultimo step: assembla la tua “Road Map”

Nella composizione della tabella di marcia, dovrai riprodurre un calendario: puoi scegliere se adottare strumenti analogici, come carta e penna, o digitali (app o tool per PC). In ogni casella, per giorno dedicato allo studio, scrivi il numero di pagine prefissate. Qual è il miglior strumento per redigere una “road map”? Sia le soluzioni analogiche che digitali offrono vantaggi; una tabella di marcia digitale è semplice da organizzare e modificare, mentre quella cartacea si presta a correzioni più piccole e puoi sempre tenerla in tasca.

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Pianificare gli esami è solo il primo step, dopodiché dovrai dare il massimo per rispettare la tabella di marcia. Nel periodo di studio, però, può capitare di "bloccarsi" su argomenti particolarmente difficili e ritrovarsi nella scomoda condizione di non riuscire ad andare avanti. Con il risultato di perdere tempo prezioso e rinunciare a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Cosa fare in questi casi?
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