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studenti giustificati per raccolta oliveLa raccolta delle olive è l'ancora di salvezza per gli studenti del liceo scientifico e linguistico “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia.

Dedicando una giornata alle tradizioni e alla riscoperta del legame con la terra gli alunni vengono giustificati dall'insegnante di scienze che ha deciso di non interrogarli.
L'iniziativa è di Valeria Scaringella, docente al primo anno di insegnamento nell'istituto pugliese. "Se il giorno prima sei andato a raccogliere le olive, sei certo che nella mia ora non ti interrogo” ha detto la professoressa all'Ansa.

La raccolta delle olive come alternanza scuola-lavoro

"Molti degli studenti sono coratini e da noi si sente molto questo legame con la terra, solo che gli adolescenti a volte tendono quasi a vergognarsene. A questa età non lo si apprezza molto, invece vorrei che imparassero a vedere il bello nell'albero di ulivo, in quello che stanno facendo, a lavorare e a sporcarsi le mani nel vero senso della parola. Come alternanza scuola-lavoro sarebbe molto bello da fare, una giornata in campagna lascia molto di più" ha spiegato la docente. Gli studenti, tra i 16 e i 17 anni, hanno ben accolto l'iniziativa ma devono essere in grado di dimostrare il loro lavoro ”anche con le unghie sporche - scherza la docente - piuttosto che con le foto”.

Alla base dell'idea della docente c'è la convinzione che le tradizioni, ma anche la cura e il rispetto per il territorio, valgano come un momento formativo ed educativo di pari livello a quello offerto dalla scuola. ”Gli studenti ci tengono a far vedere che sono effettivamente andati in campagna portando anche la magliettina sporca di terra. I ragazzi hanno spesso bisogno di essere ascoltati e ti raccontano quello che vivono come un evento straordinario. Immagino che anche i loro parenti siano contenti" ha aggiunto l'insegnante. L'idea ha funzionato già in passato perché l'iniziativa non riguarda solo le olive ma il rapporto con la terra in generale. "A ottobre sono andati a vendemmiare e poi sono venuti a scuola con un bustone pieno dell'uva che hanno raccolto; altri vogliono portare la bottiglia dell'olio che hanno prodotto loro. E' il primo anno che sono in questa scuola, sto tastando il territorio, vediamo se l'iniziativa si estenderà" conclude Valeria Scaringella.