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A Como, i genitori che non pagano le tasse non possono iscrivere i figli all'asilo nidoA Como, la questione dell'educazione prescolare è al centro di un acceso dibattito legato al pagamento delle tasse comunali: secondo le nuove disposizioni adottate dal comune, i genitori che non sono in regola con il pagamento delle tasse non hanno il diritto di iscrivere i loro figli all’asilo nido.

La controversa decisione, come fa sapere ‘Orizzontescuola’, è stata presa dal sindaco Alessandro Rapinese.

Niente tasse, niente asilo nido

Le nuove disposizioni del Comune di Como prevedono che i genitori inadempienti al pagamento delle tasse per il comune, inclusa la Tari, non possano iscrivere i loro figli all'asilo nido.
Questa misura, con una connessione insolita tra il diritto all'educazione e la situazione fiscale dei genitori, ha scatenato numerose polemiche. La situazione si è fatta ancora più tesa quando i residenti di Como hanno ricevuto delle lettere dal Comune, in cui veniva notificata ufficialmente la decisione: le richieste di iscrizione all'asilo nido sarebbero state rifiutate se il pagamento delle tasse comunali non fosse stato regolarizzato.

La scelta del Comune di Como è stata oggetto di critiche non solo perché sembra legare l'accesso all'istruzione al pagamento delle tasse, ma anche perché si pone come una penalizzazione ai danni dei bambini per le azioni dei loro genitori. La questione, infatti, risulta quantomeno asimmetrica: mentre gli adulti possono trovare soluzioni per la custodia dei figli durante le ore di lavoro, i più piccoli rischiano di perdere un'importante opportunità di apprendimento e crescita.