
"La mela non cade troppo lontano dall'albero". Anche in ambito scolastico quanto può valere questo modo di dire? Tanto: a dirlo sono i dati e una fotografia scattata dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) e dall’ISTAT, che mostra quanto la mobilità sociale in Italia sia ancora un sogno difficile da realizzare.
A influenzare le possibilità di ottenere un titolo di studio più o meno elevato, trovare un lavoro stabile o semplicemente restare in classe, non è solo l’impegno personale: spesso, a pesare di più è il titolo di studio dei genitori.
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Laurea? Sì, ma solo se la famiglia ci crede (e può)
Secondo lo studio, chi ha genitori laureati avrebbe molte più chance di laurearsi a sua volta. Mentre chi viene da famiglie con basso livello di istruzione rischia di fermarsi prima, anche se ha talento.
La statistica è chiara: il 61% dei figli di genitori laureati consegue un titolo accademico. Se, invece, i genitori sono “solo” diplomati, la percentuale scende al 30%. E se i genitori hanno al massimo la licenza media? Allora si crolla al 18%.
Numeri che testimonierebbero come il contesto familiare potrebbe condizionare fortemente le scelte e le possibilità educative. Non trattandosi solo più di disponibilità economica, ma anche di modelli, aspettative, linguaggi.
Questo perché chi cresce in una famiglia dove si parla di università come qualcosa di “normale” ha più strumenti per affrontare quel percorso. Chi invece non ha mai visto nessuno arrivarci potrebbe non crederci abbastanza, anche se ha le capacità.
Giovani che lasciano la scuola troppo presto
Ad influenzare sull'ascensore sociale è, poi, anche l’abbandono scolastico, che è una ferita aperta per il sistema educativo italiano. Nel 2023, l’11,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha lasciato gli studi senza aver concluso un percorso superiore. Ma la media nazionale nasconde forti squilibri: nel Mezzogiorno il tasso sale al 14,6%, mentre al Nord si ferma all’8,5%.
E, di nuovo, torna il peso della famiglia: tra i giovani con genitori che hanno al massimo la licenza media, quasi uno su quattro (23,9%) abbandona gli studi.
Se almeno uno dei genitori è laureato, questo rischio scende all’1,6%.
Numeri che mostrano quanto l’istruzione non sia solo un fatto individuale, ma una rete di possibilità che comincia, o potrebbe spezzarsi, in casa.