
La notizia è stata raccontata dalla madre della studentessa a ‘La Repubblica’. La ragazzina soffrirebbe di una patologia complessa, ma sarebbe comunque in grado di condurre una vita al pari degli altri coetanei grazie ai farmaci. Il medico specialista che la segue, infatti, reputa che non ci siano ragioni valide per cui debba essere accompagnata. Anzi, per lui sarebbe solo controproducente.
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Esclusa studentessa con disabilità: la classe rinuncia alla gita per rimanere con lei
Per evitare problemi e discussioni, la madre sarebbe anche stata disposta a partire di nascosto, senza comunicarlo alla figlia, così da poter intervenire solo in caso di bisogno. Questo nonostante l'opinione del medico, che non riteneva né utile né opportuno l'accompagno. Ma la preside non ha dato lo stesso il via libera. Secondo quest'ultima, la ragazza avrebbe potuto partecipare alla gita solo se la madre fosse sempre stata con lei, al suo fianco, per tutto il tempo.Una soluzione inaccettabile per la giovane studentessa, che si è vista negare la possibilità di viaggiare “da sola” per la prima volta. Ma lo stesso pensiero lo hanno avuto i suoi compagni di classe che, venuti a conoscenza della situazione, per solidarietà e per dimostrarle il loro affetto, hanno deciso di non lasciarla sola rinunciando, di fatto, in blocco alla gita. Una scelta coraggiosa, colma di sensibilità, la stessa che gli adulti sembrano lasciare chiusa in un cassetto.