
Inoltre ha posto l’attenzione sul tema dell’orientamento scolastico che spesso non tiene conto delle necessità del mondo del lavoro.
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Lavori socialmente utili e bulli in biblioteca: le proposte del Ministro dell’Istruzione
Gli episodi di violenza da parte dei ragazzi nelle scuole riescono sempre più ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e del Ministero stesso, tanto da spingere il responsabile del Dicastero di Viale Trastevere a parlare spesso di questa tematica.L’ultima volta, a SkyTg24, Valditara ha spiegato quanto sia arduo il compito di educatore ricoperto dall’insegnante quando si vengono a creare queste situazioni, soprattutto a causa degli scarsi strumenti a loro disposizione per cercare di non far ripetere eventi violenti: “Ormai è diventato difficile entrare in una classe perché gli episodi di bullismo, di indisciplina ma anche talvolta di disattenzione voluta, tipo il ragazzo che gioca con il cellulare mentre il docente spiega, sono sempre più diffusi.”
Per questo il Ministro, come aveva già proposto in altri sedi, ha spiegato nuovamente che uno dei provvedimenti che vorrebbe introdurre nelle scuole riguarda lo svolgimento di lavori socialmente utili: “Limitarsi alla sospensione che cosa vuol dire? L’idea dei lavori socialmente utili che ti educano alla responsabilità”.
E’ stato quindi un altro ospite presente a rispondere celermente alla proposta del Ministro, Bruno Vespa, che ha aggiunto: “Il bullo ha bisogno della comunità. Una ‘punizione’ non potrebbe essere quella di passare le quattro ore di lezione da solo in biblioteca?”. Immediata la reazione positiva del Ministro che ha annuito con convinzione.
Orientamento, uno dei punti fermi del nuovo governo
Ma le proposte di Valditara non si fermano ai bulli, e nel corso del programma, la parola è tornata al Ministro, che ha quindi spostato il focus della discussione sulla scelta delle scuole superiori, che secondo lui spesso sarebbe sconsiderata. Infatti, il Ministro suppone che alunni e genitori siano disinformati in merito alle richieste del territorio in fatto di occupazione: “I genitori non sono sufficientemente informati sulle possibilità che il sistema informativo offre e nemmeno sulle richieste del territorio.”Per questo Valditara si è proposto di informare lui stesso le famiglie, tramite una missiva che avrà lo scopo di illuminare i destinatari circa le reali opportunità lavorative che attenderebbero gli studenti: “Io manderò una lettera, in particolare ai genitori dei ragazzi delle medie, per far conoscere loro le necessità del mondo produttivo delle loro regioni e anche le retribuzioni. Spesso le scelte sono inconsapevoli e si sprecano opportunità”.
Lucilla Tomassi