
Tutti i giorni parliamo dell'importanza dello studio e della formazione, focalizzandoci sempre e solo sulle performance degli studenti. Parliamo dello sviluppo della personalità, dell'acquisizione di spirito critico, delle loro prestazioni tra i banchi, ma spesso dimentichiamo un aspetto fondamentale: prima ancora che di alunni, parliamo di giovanissimi.
E come tutti gli adolescenti anche loro hanno diritto a un po' di svago e libertà, in modo da ricaricare le pile e quindi essere anche più produttivi nello studio. Non tutti i genitori, però, comprendono quello che è poi un semplice bisogno fisiologico: quando si arriva al limite è necessario fermarsi e...oziare! Proprio così, perché stando a quanto ci dice Francesco Boz, psicologo e docente, l'ozio non solo fa bene ma può rivelarsi anche fondamentale in ottica studio.
@skuolanet I tuoi ti rimproverano se non fai nulla? In realtà, l’ozio fa bene. Ce lo spiega @L’Oltreuomo, Psicologo e docente per la nostra rubrica likeaprof! #studenti #scuolesuperiori #ozio #studytok
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L'ozio è un tuo diritto di studente
Lo sapevi? Hai tutto il diritto a non considerare come perse le ore di vita non dedicate allo studio. In alcuni casi l'ozio, o comunque lo svago, può rivelarsi più decisivo di altri fattori nello studio: “L'ozio ti permette di liberare la mente quando è sovraccarica e quindi di renderla di nuovo operativa. E' un po' come quando la memoria del tuo smartphone è piena e il telefono inizia a non funzionare più bene, devi svuotarlo” spiega Francesco Boz, psicologo e docente, nonché founder della pagina 'Oltreuomo'.
Considerare l'ozio come un ostacolo allo studio è un errore che fanno molti genitori che, pure se in buona fede, spesso rimproverano i propri figli: “Questa cosa è più vera oggi che un tempo e forse è per questo che non la capiscono i tuoi genitori. Perché noi oggi siamo sovraccaricati di stimoli da tutte le parti: c'è lo studio, lo sport, gli amici, la competizione costante, bisogna sempre performare.. E' una cosa che alla fine arriva a riempirti la testa”.
In un'epoca in costante mutamento, dove siamo tutti interconnessi ogni giorno è normale sentirsi sovraccaricati. Il rimedio allora può essere uno soltanto: “L'unico antidoto ogni tanto è proprio l'ozio che serve per defaticare. Ovviamente non va bene oziare sempre: creeresti l'effetto contrario, quello di vuoto. Però alternare l'attività a momenti in cui invece ti prendi il tempo per non fare assolutamente niente che possa affaticare la mente può essere il modo migliore per ricaricare le batterie” conclude Francesco Boz.