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Ti sei mai detto: “questo lo faccio domani, tanto non cambia niente” oppure “lo faccio dopo”? Ecco, queste sono le espressioni tipiche del procrastinatore seriale. L’arte del rimandare tutto all’ultimo minuto è un problema che più o meno tutti si trovano ad affrontare.

Ma alcuni sono veri e propri campioni di questa "arte" di ritardare volontariamente lo svolgimento di compiti e attività che sanno perfettamente di dover completare. Il problema è che a forza di rimandare, le cose diventano urgenti e l’urgenza crea ansia. Preparare un esame, un'interrogazione o un compito in classe avendo ansia di non riuscire ad avere abbastanza tempo, porta inevitabilmente a imparare male. Ecco perciò come riuscire ad evitare 5 errori dovuti alla procrastinazione e riuscire finalmente ad affrontare la scuola senza stress.

Le cause del rimandare

Tre sono le principali cause di procrastinazione:
  • la mancanza di interesse al compito: perché la materia che stiamo studiando ci annoia
  • la paura del compito: in questo caso procrastinare non è pigrizia ma un modo per evitare di confrontarsi alle proprie insicurezze e limiti, come la paura di sbagliare
  • la mancanza di priorità del compito: pensiamo il tempo sia infinito e non lo percepiamo prioritario. Spesso queste cause sono sovrapposte e creano un effetto di rallentamento. Se ad esempio devo fare un esame o affrontare un interrogazione fra 1 mese, tenderò a non percepirlo prioritario e mi farà paura, così rimando.
  • Cose urgenti e cose importanti

    Il problema è che a lungo andare questo diventa uno stile di vita in cui si è guidati più dalle urgenze che dalle cose importanti. Le cose importanti permettono di raggiungere degli obiettivi, mentre un’attività è urgente quando è legata al tempo. Magari si tratta proprio di alcune cose che abbiamo trascurato. Di solito l’urgenza scaccia l’importanza, e con l’andare del tempo passiamo da una cosa urgente ad un'altra in questo cerchio infinito che diventa anche scusa per non fare le cose veramente importanti.

    5 errori del procrastinatore: come evitarli

  • Ma da dove inizio? - Le persone spesso rimandano le cose da fare quando non hanno una direzione chiara da seguire o, nel caso di uno studente, quando non hanno un metodo di studio. Il primo passo è darti degli obiettivi chiari e ragionevoli. Ricordati di fare un passo alla volta.
  • E’ così noioso - La procrastinazione si attiva perché quello che devi studiare sembra noioso (in molti casi lo è anche) e quindi non sarai motivato e avrai anche più difficolta a ricordarlo. Il tuo compito sarà quindi di renderlo interessante: creando delle vere e proprie storie e usando la mente a tuo favore. Devi sapere che la nostra memoria si ricorda immagini, emozioni e fatti divertenti. Prova quindi a rivedere ciò che stai studiando e immaginarlo come se tu stessi scrivendo un cartone animato divertente.
  • Tanto c'è tempo - No, non è vero! Anche se magari l'interrogazione è fra una settimana o 2 e pensi di avere tanto tempo a disposizione, non sottovalutare il lavoro che dovrai fare per memorizzare quel libro. Il tuo compito sarà di renderlo prioritario, sezionando il lavoro e rendendolo giornaliero in modo da percepirlo più vicino a te. Capisci quanto tempo puoi dedicare allo studio giornalmente e quanto tempo avrai bisogno per finire il libro da studiare.
  • Faccio tutto all'ultimo minuti - Esiste un comportamento abbastanza diffuso, per cui non studi e poi studi ininterrottamente gli ultimi giorni, oppure decidi di studiare 8 ore al giorno con solo una pausa pranzo. A parte il problema di ansia, è il modo peggiore di studiare. Sono stati fatti degli studi ed esiste un ritmo “efficace” per lo studio che rispetta i nostri ritmi biologici, del nostro cervello e che permette una migliore memorizzazione. Il ritmo in questione è cosi scadenzato: 40 minuti di studio, 15 minuti di pausa e 5 minuti di ripasso.
  • Guardo il libro e mi prende lo sconforto: non ce la farò mai - Certo che si! Immagina di trovarti davanti ad una grande montagna che devi scalare: se non crei un piano, se non suddividi questo obiettivo in obiettivi più piccoli e facili da raggiungere, dove potrai misurare il progresso compiuto man mano che procedi, sarà molto più difficile. Quindi devi darti obiettivi giornalieri da raggiungere, creandoti una vera e propria tabella di marcia che tenga conto dei tuoi ritmi. La cosa importante da fare è però crearti delle ricompense ogni volta che raggiungi i tuoi obiettivi, al fine di creare una sorta di rituale virtuoso.
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