
Ognuno di noi, acquisendo competenza ed esperienza, migliora inevitabilmente la propria capacità di risolvere problemi a scuola come al lavoro, e proprio per contribuire allo sviluppo di questa esperienza nasce il Mentoring.
Per scoprire meglio questo mondo siete tutti invitati il 25 gennaio, alle 18,30, per prendere parte al “Il Mondo che Vorrei”, un meeting curato dall’Associazione iKairos, che avrà luogo ricreando una tavola rotonda tematica dal titolo: “L’approccio Mentoring a scuola”. Scopriamo meglio cos’è e come funziona questo interessante incontro.
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“Il Mondo che Vorrei”: il progetto Mentoring per la scuola
I protagonisti di questa tavola rotonda saranno Esperti, Dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, studenti che si confronteranno tutti insieme per approfondire il tema e per delineare i postulati di un sistema evoluto di relazione e di apprendimento. Il mentoring è dunque il collante che unisce tutte le iniziative di iKairos, afferma Ruggero Parrotto, Presidente di iKairos, sulle pagine di TuttoScuola, “quale strumento per la creazione di relazioni consapevoli, sia dal punto di vista professionale che personale. Il mondo della scuola non poteva che essere un destinatario privilegiato per queste iniziative”.
Il Mentoring nelle scuole: un percorso stimolante per alunni e docenti
A confermarlo è anche Ottavio Fattorini, Dirigente Scolastico, co-fondatore delle scuole Modello DADA e componente del Consiglio Direttivo di iKairos sempre su TuttoScuola: “Il Mentoring rappresenta senza alcun dubbio una prospettiva molto interessante, perché insieme ad altri strumenti può andare ad arricchire la professionalità del docente, sviluppare la consapevolezza delle sue dinamiche emotive e rafforzare la sua efficacia nella relazione educativa, che è alla base di qualsiasi processo di insegnamento-apprendimento. Investire in un modo più strategico sulle competenze emotive e su tutto il portato neuroscientifico che si attiva nei sistemi educativi, può significativamente cambiare non solo la motivazione degli insegnanti ma anche l’approccio degli studenti, chiamati sempre di più ad acquisire sensibilità al lavoro di squadra, alla sostenibilità, al design thinking, alla capacità di guardare al futuro, alla com-petizione per qualcosa e non all’antagonismo”.
Mentori a scuola, ma senza trascurare la famiglia
Ovviamente il discorso sul Mentoring è importante a scuola quanto a casa: infatti è un patto “che non può non coinvolgere anche la famiglia, specie nelle dinamiche che si sviluppano nei primi anni di vita dei bambini” come afferma Raffaella Ceres, insegnante pedagogista e referente coordinatrice del Progetto di iKairos su TuttoScuola. “Un approccio Mentoring permetterebbe, in questa delicatissima fase, di arrivare successivamente allo star bene insieme a scuola, dalla primaria in poi. Come confermato dalle neuroscienze il percorso educativo e scolastico 0/6 gode del vantaggio di dialogare moltissimo con i genitori dei bambini e delle bambine coinvolti, un passaggio fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo di identità, autonomie e competenze. Se questo dialogo efficace verrà rafforzato dagli strumenti specifici del Mentoring avremo probabilmente docenti, educatori e genitori più consapevoli di essere ponte per una continuità verticale con i successivi ordini di scuola, gettando le basi per un reale percorso formativo condiviso.”