Diciamoci la verità, ormai chi gira con il portafoglio gonfio di banconote e monete sa un po’ di boomer. Ogni nativo digitale che si rispetti sa perfettamente che ormai, per lo shopping - ma anche per il pranzo o per il caffè - è molto più pratico pagare cashless.
Come? Non sai che cosa vuol dire? Cashless è il termine che si usa per definire tutti quei metodi di pagamento che non adoperano i contanti.
Le varie carte (dalla carta di debito, ad esempio il “bancomat”, alla carta prepagata, fino alla carta di credito) sono “i classici”, oggi anche contactless, ma sempre più giovani trovano ancora più facile usare i sistemi come i digital wallet collegati alle carte (Samsung Pay, Google Pay o Apple Pay, ad esempio) sul proprio smartphone.
Se ancora non sei il king o la queen del cashless, ti aiutiamo noi con questa guida completa in cui imparerai tutto ma proprio tutto quello che c’è da sapere, incluse le principali truffe e come difendersi.
Indice:
- Pagare cashless, quali sono i vantaggi e le cose a cui fare attenzione?
- Il cashless è per tutti, anche per le ragazze (capito?)
- Pagare cashless è più sostenibile: ecco perché
- Bonifico, carte, digital wallet... quali sono i metodi per pagare cashless?
- Carta di credito, carta di debito, carta prepagata: quali differenze?
- Che cos’è il contactless?
- Pagare contactless con lo smartphone: digital wallet
- I metodi di pagamento cashless sono sicuri?
- Phishing, smishing, vishing, quishing e spoofing: quali sono le truffe digitali?
- Quanto costano i metodi di pagamento cashless?
- Diventa un esperto con University Escape, il web game che ti orienta alla finanza
Pagare cashless, quali sono i vantaggi e le cose a cui fare attenzione?
Come detto, i sistemi di pagamento cashless sono tutti quei metodi che non prevedono l’uso del contante. I vantaggi di non usare la moneta fisica nelle nostre transazioni sono molteplici: il principale, e forse il più scontato, è che usare carte o digital wallet è oggettivamente più maneggevole nella vita quotidiana.
Un altro fondamentale sta nella comodità e nella praticità di avere l’accesso ai nostri risparmi o a una quantità stabilita degli stessi senza un limite “fisico” o dover portare con noi grandi somme di denaro. Inoltre, senza il cashless non potremmo usufruire di tutto ciò che è e-commerce, dall’acquisto dell’ultimo libro preferito alla prenotazione del prossimo viaggio, fino all’abbonamento per la Tv o alla musica in streaming.
Più facile anche il trasferimento di denaro tra persone, attraverso sistemi tradizionali come il bonifico o più innovativi come Bancomat Pay, che permette di scambiare denaro tra i contatti in rubrica sullo smartphone.
Ma i vantaggi non finiscono qui. Uno fra i tanti è il tema igienico, per cui è preferibile pagare usando non solo sistemi cashless, ma addirittura contactless. Inoltre, l’uso di questi metodi di pagamento migliora la gestione del proprio denaro, perché risulta più facile avere sotto controllo le proprie spese.
I pagamenti elettronici, infatti, vengono riportati puntualmente tra i movimenti del conto corrente e delle carte: l’utente può poi consultarli facilmente attraverso molteplici canali, come l’home banking (il sito web della banca), l’app bancaria sullo smartphone oppure presso gli sportelli o i punti ATM. Questo, chiaramente, risulta impossibile con il contante.
Insomma come spiega il nostro youtuber Nikolais nel video “Tipi di universitario - Quando bisogna comprare i libri”, pagare cashless non è solo pratico e veloce, ma è anche più sicuro, anche per le piccole spese di tutti i giorni.
Il cashless è per tutti, anche per le ragazze (capito?)
Il denaro contante si è quasi estinto come strumento di pagamento principali tra gli Zedder più ‘anziani’ (24.8%) e tra i ‘millennial’ (8.5%), mentre è ancora molto diffuso tra i 14-17enni (71.6%) e tra i 18-21enni (44.8%).
A dirlo è la nuova edizione l’Osservatorio sull'Educazione finanziaria realizzato da Skuola.net in collaborazione con UniCredit – con il supporto di EbiCo, spin-off accademico dell'Università di Firenze - intervistando 1.526 giovani under30.
Dal rapporto emerge però un altro importante dettaglio: i maschi e le femmine hanno preferenze diverse sui metodi di pagamento: in particolare sono le femmine a utilizzare maggiormente il denaro contante (55.4% femmine, 26.1% maschi).
Una tendenza che va chiaramente combattuta: la distanza delle ragazze dai metodi di pagamento cashless non può che far pensare alle rilevazioni Pisa Ocse sulla Financial Literacy (2022), che vedono le 15enni italiane avere minore dimestichezza con le questioni finanziarie, rispetto ai coetanei maschi, e un livello di competenze inferiore. Un problema, quindi, educativo e culturale inaccettabile nella società di oggi.
Essenziale, quindi, che le principali nozioni in tema di economia e finanza diventino un bagaglio di tutti i giovani, a prescindere dal loro sesso, per abbattere le differenze di genere e per formare giovani adulti capaci di gestire i propri risparmi e raggiungere i loro obiettivi di vita, siano essi maschi o femmine.
Pagare cashless è più sostenibile: ecco perché
Nello specifico l’impulso del settore finanziario verso le nuove forme digitali di pagamento e di risparmio si muove proprio verso un’ottica di maggiore sostenibilità. Perché queste permettono una gestione dell’economia personale (e non solo) che riduce l’impatto che produciamo sul pianeta ogni volta che facciamo, per esempio, un semplice acquisto.
Infatti produrre, distribuire e trasportare monete ha un costo in termini economici ed ecologici.Alcuni studi dimostrano, tra le altre cose, che le transazioni digitali inquinano meno dei contanti: abbandonare o ridurre il supporto fisico nei pagamenti equivale, quindi, a supportare la necessità comune di rendere il nostro mondo posto più vivibile, il più a lungo possibile.
Continuiamo allora il nostro viaggio nel cashless, scoprendo insieme - nei prossimi paragrafi - qualcosa di più su come usare al meglio, nella vita quotidiana, carte di pagamento, bonifici e digital wallet.
Bonifico, carte, digital wallet... quali sono i metodi per pagare cashless?
Purtroppo a scuola spesso non si trattano questi temi. Per cui quando si diventa grandi e si inizia ad avere esigenza di maneggiare il denaro, non ne sappiamo poi molto. Ecco perché è utile un ripasso dei diversi sistemi per fare i nostri acquisti e pagamenti evitando il contante. Ne esistono alcuni più innovativi, altri “tradizionali”. Vediamoli uno per uno:
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Bonifico. Il bonifico è un’operazione bancaria che consente di trasferire denaro da un conto corrente a un altro, di cui si conosce il codice IBAN (International Bank Account Number). È possibile farlo tramite filiale, internet banking e tramite app, nonché presso ATM (sportello bancario). Il bonifico ordinario può impiegare uno o più giorni per completare il trasferimento e, sotto certe condizioni temporali, può essere annullato da chi dispone il bonifico. Recentemente è stato introdotto il bonifico istantaneo: in questo caso il trasferimento di denaro è immediato e non revocabile.
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Giroconto. Il giroconto è un’altra tipologia di operazione bancaria per il trasferimento di denaro immediato, da un conto corrente a un altro, ma entrambi devono essere intestati alla stessa persona. Il conto che riceve denaro può essere anche cointestato. Anche il giroconto si può fare in filiale, o tramite internet banking, app o ATM.
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Carte di pagamento. Esistono tre tipologie di carte di pagamento: la carta di debito, la carta di credito e la carta prepagata, e servono per effettuare acquisti e pagamenti sostituendo banconote e monete. Grazie alle carte, è possibile anche comprare online. La fondamentale differenza tra queste tre categorie risiede nel momento in cui chi usa la carta si trova addebitati spese o prelievi: nell’immediato per la carta di debito e prepagata, il mese successivo per la carta di credito. Inoltre, la carta di credito e di debito sono collegate a un conto, mentre questo non avviene per la carta prepagata, che viene caricata di una certa somma prima di essere utilizzata.
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Digital wallet. Il digital wallet è un borsellino telematico che permette di gestire una o più carte attraverso il proprio smartphone (in presenza di tecnologie contactless), e funziona tramite app bancarie o strumenti di pagamento digitali (ad esempio, Google Pay, Apple Pay, Samsung Pay o app bancarie) ai quali le carte sono abbinate. Con il digital wallet è possibile pagare semplicemente avvicinando lo smartphone al POS nei negozi fisici, ma è possibile pagare e acquistare online.
Carta di credito, carta di debito, carta prepagata: quali differenze?
A prima vista sembrano tutte uguali, perché sono tutte della stessa forma e dall’apparenza tutto sommato simile, ma le funzioni sono molto diverse. Cerchiamo di capire in cosa differiscono le carte di credito, le carte di debito e le carte prepagate.
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Per quanto riguarda la carta di credito, la caratteristica principale è la posticipazione dell'addebito di tutti i pagamenti effettuati durante il mese. Si tratta di un fido concesso dalla banca, sulla base di una valutazione del rischio di credito associato al cliente: per questo è la banca che, sulla base di una serie di informazioni personali o legate al reddito, a valutare se concedere o meno la carta. Le carte di credito hanno caratteristiche differenti in relazione alla modalità di addebito: con la carta di credito con pagamento a saldo si ha un unico addebito per spese effettuate nell'arco del mese, mentre con la carta di credito con addebito rateale o rateale opzionale (cosiddetta revolving), le spese possono essere rateizzate nei mesi successivi. Nel caso della carta con addebito opzionale, si può scegliere di mese in mese o per singola operazione la modalità di addebito. Tieni presente che a ogni carta è associato un limite massimo mensile di spesa che puoi raggiungere, chiamato “plafond”. La banca deve quindi valutare, al momento del rilascio della stessa, la capacità di rimborso dell’intestatario. Per questo può chiederti una documentazione relativa al reddito. Un’altra cosa da sapere sulla carta di credito, è che ogni operazione richiede l’identificazione del proprietario, tramite PIN quando richiesto, o firma della memoria di spesa. A tal fine, è possibile che al momento di un pagamento sia necessario presentare, se richiesto, il documento di identità. Con ogni carta di credito, comunque, si possono fare diverse cose: ad esempio, acquistare tramite POS oppure on line, effettuare prenotazioni aree o in hotel, pagare utenze, pedaggi autostradali o ricariche telefoniche, avere anticipo di contante presso i punti ATM e usufruire di servizi di autonoleggio, cosa - quest’ultima - per cui è richiesta necessariamente la carta di credito. In generale con questa tipologia di carta è necessario adoperare una maggiore cautela rispetto alle altre, in modo da poter usufruire dei tanti vantaggi e servizi senza pensieri. Ad esempio è consigliato, prima di spendere, di avere contezza dei fondi disponibili sul conto alla data dell’addebito, per evitare costi aggiuntivi per un eventuale ritardo nel rimborso. Nel caso in cui, inoltre, si facessero dei pagamenti anticipando una quota dalla disponibilità del mese successivo, è importante ricordarsi che in tale periodo si avrà una capacità di spesa inferiore.
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La carta di debito, chiamata comunemente - ma impropriamente - “bancomat”, invece, addebita immediatamente sul conto corrente - al quale è collegata - ogni operazione che viene effettuata. Con la carta di debito è possibile fare prelievi e pagamenti entro i limiti disponibili sul conto corrente e i limiti di spesa disponibili sulla carta attraverso il circuito utilizzato e, come le altre tipologie, prevede massimali di prelievo e pagamento. Tra i circuiti più comuni ci sono Bancomat, PagoBancomat, Maestro e V-Pay, ma sono diffuse anche carte sui circuiti Visa e Mastercard. Il prelievo e il pagamento tramite POS è consentito in Italia e all'estero, è possibile fare acquisti in Italia e all'estero e, per le carte di debito di ultima generazione, è possibile comprare anche su internet. Con la carta di debito, presso i punti ATM, è possibile anche fare versamenti, pagare utenze e bollettini postali ed effettuare ricariche telefoniche.
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La carta prepagata, invece, è uno strumento di pagamento semplice e conveniente, che non necessita dell’apertura di un conto corrente. Gli utilizzi principali sono quindi gli acquisti on line e il prelievo di contante, o pagamenti POS (anche contactless). Le carte prepagate, inoltre, prevedono costi minori rispetto alle altre carte. Esistono due tipologie di carte prepagate, quelle senza IBAN e quelle con IBAN, che hanno il vantaggio di poter essere utilizzate anche per l’accredito dello stipendio o per ricevere bonifici.
Per maggiori approfondimenti, consulta il sito del Comitato per l’educazione finanziaria.
Che cos’è il contactless?
Il contactless, “senza contatto” in italiano, è un sistema che permette di effettuare acquisti semplicemente avvicinando la carta (o lo smartphone) al POS, senza che sia necessario inserire la carta nel lettore o inserire il PIN (sotto certi limiti di spesa). Con il risultato che la transazione avviene in maniera più pratica e veloce.
La tecnologia contactless può essere presente in qualsiasi tipologia di carta (di credito, di debito, prepagata) e in tutti gli smartphone dotati di tecnologia NFC (near-field communication) purché associati con la carta contactless, tramite i digital wallet per pagare con lo smartphone.
Pagare contactless con lo smartphone: digital wallet
Il digital wallet, come può suggerire la traduzione in italiano, è un “borsellino digitale”, ovvero un servizio digitale che si collega alle carte di pagamento e dà la possibilità di utilizzarle attraverso lo smartphone. Un metodo molto pratico che, ad esempio, permette di trasformare lo smartphone in un vero e proprio portafoglio.
Attraverso app o funzioni apposite, consente di effettuare diverse operazioni attraverso il telefono: fare acquisti in negozi fisici e virtuali; effettuare pagamenti contactless tramite POS; trasferire, in tempo reale, piccole somme di denaro tra privati, scegliendo il destinatario tra i contatti telefonici in rubrica.
Per utilizzare un digital wallet è necessario avere almeno una carta di pagamento abilitata (credito, di debito o prepagata) a cui associarlo.
Uno dei punti di forza di questo sistema è la sua sicurezza, visto che è sempre più frequente l’uso della biometria (face ID, touch ID, ecc) per l'autorizzazione al pagamento. Inoltre, è possibile controllare e verificare, attraverso l’app, le spese fatte e i trasferimenti, e avere tutti i propri movimenti sott’occhio.
Il digital wallet si attiva attraverso le app bancarie (innovative) e strumenti di pagamento come Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay per citare i più diffusi. Per utilizzare una di queste funzioni, basta attivarla sul proprio smartphone e collegarla, come detto, a una o più carte.
I metodi di pagamento cashless sono sicuri?
Si può affermare serenamente che i metodi di pagamento cashless sono più sicuri del contante. Il pagamento digitale, in particolare, è caratterizzato da sistemi di autorizzazione dei pagamenti, controllo e verifica dei movimenti che garantiscono un alto livello di sicurezza: abbiamo visto che i digital wallet, per esempio, funzionano con la biometria o attraverso pin o codice di sicurezza, per cui non viene emesso alcun tipo di pagamento se non è il proprietario dello smartphone in persona ad effettuarlo.
Per quanto riguarda le carte, quelle di ultima generazione hanno in dotazione un microchip che memorizza in modo criptato i dati delle stesse e garantisce la massima protezione da frodi e clonazioni. Inoltre, in caso di acquisti on line, è previsto, oltre all'inserimento dei dati della carta, anche quello di una password personale dispositiva.
Molte carte, inoltre, prevedono la possibilità di ricevere un sms Alert in caso avvengano operazioni di un certo peso. In caso di movimenti “sospetti”, di furto o smarrimento delle carte, è possibile poi bloccarle immediatamente. Insomma se perdi il portafoglio con dentro i contanti, è probabile che siano andati via per sempre.
Se ti accade con una carta di pagamento, con una semplice chiamata - o attraverso l’app bancaria sullo smartphone - puoi bloccare la carta e renderla inutilizzabile senza perdere un euro.
Phishing, smishing, vishing, quishing e spoofing: quali sono le truffe digitali?
Certo è, tuttavia, che si devono rispettare alcune buone norme per evitare di cadere in possibili frodi, prestando la massima attenzione e non condividendo mai dati sensibili o credenziali, anche se richiesti da messaggi, e-mail o telefonate che sembrano provenire dalla banca.
Phishing, smishing, vishing e quishing; quattro nomi diversi, un solo obiettivo: ottenere i tuoi dati sensibili. Vediamo nel dettaglio cosa sono e come affrontare questi tentativi di furto di identità.
Il phishing è una delle truffe più comuni e pericolose. Consiste nell’invio di email contraffatte che simulano comunicazioni ufficiali - da aziende, banche o enti pubblici - per ingannare la vittima e spingerla a:
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Cliccare su un link che porta a un sito falso dove inserire dati sensibili (credenziali, PIN, numeri di carta).
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Aprire allegati contenenti malware.
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Fornire direttamente informazioni riservate.
L’obiettivo? Rubare i tuoi dati personali e i tuoi soldi o compromettere i tuoi dispositivi. Come riconoscere un'email di Phishing? Fatti queste domande prima di cliccare:
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Conosci il mittente? Ti aspettavi questa comunicazione? Il messaggio sembra scritto in fretta o contiene errori grammaticali?
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C’è un senso di urgenza o una minaccia?
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L’allegato ha un nome generico o strano?
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Dove porta il link? (Passa sempre il mouse sopra prima di cliccare.)
Lo smishing inganna con un messaggio che sembra provenire da una fonte ufficiale, come ad esempio: “Bonifico autorizzato, clicca qui se non sei stato tu”.
Il vishing? Si tratta del passo successivo: un sedicente “operatore antifrode” chiama e guida la vittima a trasferire soldi su un conto truffa per “metterli al sicuro”, inducendo dunque a fornire dati personali e coordinate bancarie.
Anche il quishing sta diventando sempre più diffuso. I truffatori inviano email o lettere con QR code fraudolenti che sembrano provenire da servizi bancari, spedizioni o promozioni.
Una volta scansionato il codice, l’utente può essere indirizzato a un sito fasullo di home banking o ricevere un malware che può compromettere il dispositivo.
Inoltre, i truffatori possono chiamare l’utente fingendosi operatori bancari: la combinazione di QR code e chiamata telefonica aumenta la credibilità della truffa, inducendo la vittima ad abbassare la guardia.
Come proteggersi?
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Non fidarti mai dei QR code inviati via email da mittenti sconosciuti.
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Controlla sempre l’indirizzo del sito prima di inserire dati.
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Diffida di QR code non richiesti, specialmente su cartelloni o volantini urgenti.
Infine, massima attenzione allo spoofing (impersonificazione) è una truffa che unisce smishing e vishing, sfruttando tool online per contraffare il numero del mittente di un SMS o una chiamata. In questo genere di truffa, i criminali informatici usano tecnologie di spoofing per far comparire un numero falso ma identico a quello reale della banca.
La vittima riceve un SMS che appare nel thread autentico dell’istituto bancario, seguito da una chiamata in cui un finto operatore (che parla in modo credibile e professionale) convince la persona a fare un bonifico urgente.
Occhio, poi, al mondo dell’e-commerce che offre grandi opportunità, ma è anche uno dei contesti più sfruttati dai truffatori. Le truffe online legate agli acquisti aumentano soprattutto in periodi di sconti o festività, quando la fretta e il desiderio di concludere “l’affare” rendono meno attenti.
Ecco alcuni elementi che aiutano a riconoscere un sito poco affidabile. Facendo un check di questi elementi saprai riconoscere i siti buoni dai fake:
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Informazioni incomplete: verifica che il sito sia legittimo e riporti dati come ragione sociale, partita IVA ecc.. Recensioni e presenza online: controllare cosa dicono gli utenti su altri canali o forum può aiutare a capire se si tratta di una truffa.
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Offerte troppo allettanti: prezzi bassissimi, fuori mercato, e urgenze sospette (“solo per oggi”, “ultime ore”) vanno evitati.
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Pagamenti sicuri: controllare che i siti di e-commerce utilizzino l’autenticazione a più fattori (MFA) per garantire la sicurezza dei pagamenti online. Buone pratiche da insegnare:
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Usa solo connessioni sicure e private per acquistare online (no Wi-Fi pubblici).
Verifica sempre che il nome del venditore e i dati di pagamento coincidano con quelli previsti.
Quanto costano i metodi di pagamento cashless?
Vi starete chiedendo sicuramente: ma quanto costa tutto questo? Come ogni strumento finanziario, prima di aderire bisogna leggere la documentazione contrattuale che riporta i costi del servizio.
Se parliamo di carte di pagamento e di digital wallet, sul consumatore finale non gravano costi di servizio quando si effettuano le varie transazioni, a meno che non vengano effettuati in una valuta diversa da quella di riferimento (per noi tipicamente l’Euro).
Eventuali commissioni vengono pagate infatti da chi incassa. Tuttavia una carta di debito, credito o prepagata può avere dei costi fissi (annuali o mensili) oppure variabili (es. legati alle operazioni di ricarica) di cui è bene essere informati, perché invece ricadono sul possessore.
Per quanto riguarda la carta di credito, inoltre, in caso di richiesta di pagamento rateale devono essere corrisposti gli interessi, il cui tasso dovuto è quello riportato sulla copia di Termini e Condizioni Foglio Informativo e sull’estratto conto mensile. Esistono costi fissi o variabili anche per altri strumenti più tradizionali come i bonifici: a seconda della tipologia di conto corrente, possono essere inclusi nel canone mensile oppure possono essere soggetti ad una commissione.
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