
Un compito di italiano a prova di veri martiri, quello che gli aspiranti diplomati della sede distaccata dell’Istituto Faravelli di Broni hanno dovuto affrontare l’altro ieri. Infatti, gli sfortunati maturandi si sono misurati con una prima prova davvero molto calda. Nel corso della prima mattinata degli esami di Maturità, nella scuola è stato attivato l’impianto di riscaldamento, e così i termosifoni bollenti hanno inferto il colpo finale a studenti e professori già spossati dalla afosa calura estiva. Si è trattato di un errore secondo quanto dichiarato dal Dirigente dell’edilizia scolastica, Nicola Vitali, che ha suscitato qualche protesta. Proteste anche in un liceo romano, dove studenti e commissione sono quasi arrivati alle mani.
PRIMA PROVA CON 40 GRADI- Lo scorso 19 giugno la tensione, all’Istituto Faravelli di Broni, probabilmente si poteva tagliare a fette come nel resto delle scuole superiori del Paese. La prima prova della Maturità 2013 è stata davvero difficile a causa della presenza di tracce particolarmente originali e inaspettate, tra cui si è aggiudicata il podio delle meno apprezzate da parte dei giovanissimi quella relativa all’analisi del testo di un brano di Magris. I maturandi del Faravelli, tuttavia, sono stati sfavoriti anche dai 40 gradi prodotti da un giusto mix di termosifoni arroventati e aria torrida. Ma mentre quest’ultima poteva essere messa in conto, in quanto tipica del mese di giugno, l’attivazione dell’impianto di riscaldamento è risultata del tutto anomala e ovviamente sgradita a docenti e alunni.
UNA MANUTENZIONE TEMPESTIVA - Alle 8 del mattino, la ditta incaricata di revisionare l’impianto di riscaldamento della scuola, era giunta puntuale sul posto di lavoro per effettuare i dovuti controlli. Contemporaneamente si era riunita la commissione preposta all’esame di Maturità, e gli studenti in procinto di rompere il ghiaccio con la prima prova. E così mentre i giovani scoprivano le tracce, gli operai controllavano la caldaia e avviavano momentaneamente l’impianto per verificarne il corretto funzionamento. Nel giro di poco tempo, gli esaminandi più vicini ai radiatori ne hanno denunciato l’accensione protestando vivamente, lamentandosi per il caldo da questi proveniente. Il Preside dell’Istituto, sinceratosi del fatto, ha tempestivamente avvisato la dirigente scolastica, Piera Capitelli, e la Provincia.
PROTESTE A ROMA - Ma questo non è stato l'unico episodio di proteste verificatosi nei giorni della Maturità Infatti, durante la seconda prova degli scritti, in un liceo scientifico romano si è addirittura rischiato di arrivare alle mani tra studenti e commissione. Oggetto della protesta studentesca la seconda prova di matematica giudicata troppo difficile dai ragazzi. Sono stati in tanti a consegnarla in bianco.
Margherita Paolini