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Ancora proteste da parte degli studenti che domani, venerdì 18 febbraio, torneranno nelle principali piazze italiane contro il modello di scuola espresso dal Ministro Bianchi.
Maggiore tutela della salute, abolizione dei PCTO e la necessità di ripensare strutturalmente al sistema scolastico che, dopo due anni di pandemia, continua a non ascoltare i diretti interessati: queste le motivazioni che domani porteranno migliaia di studenti a esprimere il proprio dissenso nelle città.
Roma, Milano, Torino e Napoli: ecco dove si svolgeranno i cortei.-
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Le manifestazioni del 18 febbraio a Roma
Nella Capitale l'associazione studentesca Unione Degli Studenti apre gli Stati Generali della scuola dal 18 al 20 febbraio. Lo scopo delle proteste sarà quello di rinnovare l'intero mondo della scuola: "Vogliamo che la politica ascolti la componente studentesca, in quanto categoria maggiormente colpita dalla pandemia e non solo; vogliamo risposte concrete, una volta per tutte" - afferma Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti. E' necessario dirigersi verso "Una riforma dell’istruzione pubblica del nostro paese".
Le manifestazioni del 18 febbraio a Milano
Gli studenti si riuniranno in Largo Cairoli, in centro città a Milano, alle ore 9:00. Da lì partirà un corteo che avrà lo scopo di farsi sentire dalle istituzioni che stanno "Persistendo nel farci false promesse e non prendendo in considerazione la posizione degli studenti in merito alle problematiche vigenti nel sistema scolastico attuale" - afferma Simone Botti, studente del liceo Parini di Milano, appena occupato.
Le manifestazioni del 18 febbraio a Napoli
Nella capitale campana l'appuntamento è per le ore 9:30 in Piazza Garibaldi. Anche in questo caso gli studenti protesteranno in giro per il centro cittadino al fine di farsi ascoltare dal MI e ottenere "Una maggiore tutela della nostra salute all’interno delle scuole" - sottolinea Francesco Ferorelli, coordinatore dell’UdS Napoli. Inoltre, vengono richiesti maggiori investimenti sull'edilizia scolastica e più attenzione nei confronti delle singole identità degli studenti, con l'attuazione di misure specifiche come le Carriere Alias. Infine, continua Ferorelli, "Pretendiamo l'abolizione dei PCTO (alternanza scuola-lavoro) e ribadiamo come il ruolo della scuola-azienda pesi anche sulla salute mentale degli studenti, già messa a dura prova in questi anni dalla Didattica a Distanza".